mercoledì 21 ottobre 2009

il comunista

Ultimamente mi sono accorto, forse anche perché penso con la mia testa, che ogni qual volta esprimo un’opinione su come vedo le cose e questa opinione spesso non collima col pensiero comune, anzi gli si oppone, ogni volta la mia idea viene bollata dagli altri col classico sorriso indulgente di chi lo sa come sei ma non ti può e non ti vuole cambiare, e mi dicono: “Sì vabbè, Lillo, ma tu sei comunista!” Come a voler dire che l’idea è già sbagliata per questo, che si porta dentro il gene della stramberia insito nel mio pensiero da “rivoluzionario”.
All’inizio la prendevo anche io sul ridere, poi nel suo perpetrarsi mi sono un po’ irritato. E sì che sono comunista ma non è che per questo dico solo cretinate! Ma ripensandoci mi sono anche reso conto che prima ancora che lo facessero gli altri a me, lo facevo io a loro. “Tanto son comunisti!” lo dicevo anche io coi miei amici, e lo usavo per indicare quelle persone simpatiche ma anche un po’ scassapalle, se mi permettete l’espressione. Cioè: è un simpatico scassapalle, di quelli che hanno sempre da ridire su tutto ma lo stesso gli vuoi bene? Allora è comunista! E se pensate che non sia così, guardatevi intorno. La parola sta lentamente cambiando forma, significato. Perde la sua connotazione politica per assumerne una nuova legata agli atteggiamenti, ai comportamenti, in questo caso contestatori. Berlusconi docet. Sei contro di me? Allora sei comunista! Ma ve lo immaginate fra un secolo o più, quando avrà completamente perduto la sua connotazione originale? “Gigi, ora mi sono stancata, non puoi tornare sempre alle quattro del mattino! un giorno o l’altro mi farai prendere un colpo!” “Ma mamma, sei la solita comunista! Io sono giovane, devo vivere la mia vita!” Da brividi, no?
A tutto questo, finché siamo ancora in tempo e prima che i passaggi televisivi a tema di Berlusconi ammazzino definitivamente la parola, svilendola di ogni nobiltà (e ce n’è e tanta anche), io proporrei a tutti quelli a cui va, come cura contro l’apatia di questi giorni, di rifarsi a una delle scene più geniali del cinema italiano, quando ancora si riusciva a ridere anche nei tempi più neri, e di svegliarsi ogni mattina e guardarsi allo specchio e avere ancora l’orgoglio di gridare, come il grandissimo Mario Brega in Un Sacco Bello di Carlo Verdone: “Io nun so’ comunista così! So’ comunista COSÌ!”



Post dedicato a Licia.

13 commenti:

Vale ha detto...

Veramente non si diceva fascista?

La destra e i suoi danni: impoverimento culturale manipolazione della storia corruzione a fiumi

Ti dicono comunista?
Io direi: Sí, dov'è il problema?

Vale ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
lillo ha detto...

beh anche dei comunisti si potrebbero dire cose altrettanto brutte, quanto buone certo... ma non è tanto questo... a me dà fastidio il fatto che un certo modo di pensare (che è mio, mio proprio, appartiene a me) venga ghettizzato e strumentalizzato solo perchè affine a un certo movimento.
tu non sei in linea? beh sei comunista e quindi fuori dalla storia, fuori dalla realtà, fuori dalla logica! almeno uuna volta dei comunisti si diceva che ammazzavano i preti, che erano pericolosi, ora invece dire comunista equivale quasi a una barzelletta!
sei comunista? ma povero minchione!

agatathecat ha detto...

E si un mondo di furbacchioni non c'e' che dire..e allora pure io so minchiona e "no comunista così, ma così!"

;)

lillo ha detto...

e vai! ;)

lodolite ha detto...

caro lillo condivido la tua posizione, ma i dubbi sono troppi e così torno a sentirmi comunista per reazione...
ciao e grazie, simona

giardigno65 ha detto...

un po' di marx in frigo lo tengo sempre non si sa mai ! Pure Tremonti ci supera a sinistra col posto fisso !

albafucens ha detto...

.. e tu fragatene.. ^ __ ^

se le tue opinioni non collimano con quelle degli altri, continua pure a pensare con la tua testa, non è mica detto che debbano essere per forza strambe o sbagliate ..
il mondo è bello perchè è vario..
un abbraccio

LILLO ha detto...

;)

sergio pasquandrea ha detto...

da nessuna parte sta scritto che in democrazia la maggioranza abbia RAGIONE.
(ha diritto di governare, che è tutta un'altra cosa).

la madonna del petrolio ha detto...

Per sergej: alexis de tocqueville,la democrazia in america, 1840.

grazie lillo:), mi hai messo di buon umore con questo post. anche mio nonno, per chiudere più o meno qualsiasi discussione, mi dice che sono comunista, nell'accezione che intendi tu. non mi sono mai considerata tale, e la mia stizza non è paragonabile alla tua, ma capisco quello che intendi ed è triste.

lillo ha detto...

solo finchè non trovi dei compagni di viaggio (o di partito) ;)

sergio pasquandrea ha detto...

una riflessione di francesco pecoraro (alias tashtego) che mi pare cada a fagiolo:
http://tashtego.splinder.com/post/21552370