giovedì 7 giugno 2012

metafore sulla giustizia

Sarebbe davvero ironico, crudelmente ironico se, dopo tante marce spontanee contro le mafie, in nome di una giustizia che difenda il “nostro futuro” (i ragazzi) dal male, si venisse ora a confermare il primo movente di Giovanni Vantaggiato, il bombarolo dell’istituto Morvillo-Falcone, e cioè di una sua vendetta personale contro il palazzo di Giustizia lì vicino. Come a ribadire, metaforicamente, che a uccidere il “nostro futuro”, più ancora delle mafie, è il nostro stesso senso della giustizia, privata o istituzionale che sia, che fa persino dei nostri figli delle vittime sacrificali nello scontro giornaliero fra cittadino e sistema, fino al punto di arrivare, ai suoi estremi, all’aberrante parodia cinematografica vista a Brindisi.

2 commenti:

amanda ha detto...

senso della giustizia?

il mio primo pensiero stamane è andato ai suoi figli, altre vittime oltre a quelle che quel 19 maggio passavano, estratte a sorte dal cilindro del destino, in quel preciso momento

lillo ha detto...

senso (distorto) della giustizia, quello per cui, se il sistema della giustizia non funziona (e non funziona) io mi sento autorizzato a costruire una bomba e a farla esplodere per vendicarmi del Palazzo, e in cui le ragazze che passavano di lì sono state solo un caso sfortunato. è una cosa molto italiana amanda, diffusissima a tutti i livelli, molto più innocui di quello ma nello spirito identici.