lunedì 13 agosto 2012

scrittori frustrati

che pensano che la scrittura sia un orgasmo fortissimo e allora gli viene il dubbio di essere sbagliati perché per quanto si sforzino non vengono nelle mutande mentre battono sulla tastiera

che credono che la vita fa la scrittura perché l’hanno letto su un libro

che sognano di morire giovani per vedere il loro nome schizzare sulla colonnina dei bestseller

che bevono fino a stordirsi i sensi per spezzare le catene linguistiche con cui la scuola statale ci ha bloccato la mente e poi biascicano tutta la notte come polli fra un condizionale un congiuntivo e una congiuntivite

che nonostante abbiano spezzato le catene dello stile si attaccano alla lingua quando gli mancano gli argomenti per spezzarti le gambe se non gli piace il tuo lavoro

ma tanto è tutta invidia

che non gli piace il tuo lavoro perché non parla di niente non c’è fiction non c’è vita

che la vita vera è sesso droga ed emozioni forti nerd prostituzione e seghe la buona musica rock dei ’70 i sabato al cinema il potere corrotto di Chiesa Televisione & Casta le banche gli alieni le società segrete per la conquista del pianeta Terra nascoste nei tuoi brufoli le dottoresse la danno facile nelle serie tv americane Batman lo succhia a Robin ormai lo sanno tutti l’Ilva i sindacati le diete gli attentati gli sbirri armati in piazza le manifestazioni la TAV la scuola l’acqua la Cina i terremoti la dignità è lavoro

che la filosofia dei Peanuts a sera non si tocca mi fa passare il mal di testa

che la poesia è morta con Montale perché non c’hanno capito un cazzo e poi hanno boicottato tutto il resto

che hanno scritto il loro grande romanzo autobiografico e prima ancora di proporlo a qualcuno lo hanno depositato alla Siae perché non si sa mai potrebbero rubarglielo

che scottati dal primo rifiuto non c’è nessuno là fuori ancora pronto ad ascoltare la mia storia

che brucerebbero rabbiosi tutto e tutti senza pietà perché è l’unica soluzione baby l’ha detto anche Jack Kerouac

che se ne stanno rintanati in casa nascosti dietro i loro muri fatti d’aria i loro tasti di INVIO i loro social network senza uscita e credono che la vita sia qualcosa oltre la loro portata e si aggrappano al sogno di una possibile fuga impossibile perché tutto lo senti ti cospira contro mentre la vita in realtà di te se ne sbatte e passa e tu non sai accettarlo

6 commenti:

amanda ha detto...

il peggior modo di far passare la vita è non viversela nell'attesa che arrivi chissà quando e chissà da dove portandoci dove non siamo, dove forse potremmo ma non riusciamo ad essere

maurizio ha detto...

stai praticamente descrivendo te stesso, non so se te ne rendi conto.

lillo ha detto...

maurizio, ma mi ritieni così sprovveduto da non rendermene conto? ci ho messo dentro tutti, me, te, chiunque scriva a livelli infimi...

Alle ha detto...

Ma scrivere e basta ?

lil ha detto...

naaa, troppo facile

Vale ha detto...

Hai ragione, c'è proprio tutto.