lunedì 29 luglio 2013

epitaffio

“Lilli, quando muori, quelli come te non vanno né in paradiso né all'inferno, finiscono sugli alberi a fischiettare con gli uccelli.” Peppe dei bagni

morte

Mi ha appena visitato il sogno della mia morte, mi sono visto scivolare lentamente, con estrema lentezza nella fossa, e una voce dall'alto mi diceva che non sarà per acqua né per fuoco, piuttosto per una pizzaiola maldigerita.

domenica 28 luglio 2013

sivio e' mat

Quant ch’e’ parléva,
e’ parléva ad scat,
tótt un brandèl
da in chèva fina i pi,
se brètt cun la visìra arvólta indrì,
che l'éra avstéid da chéursa
Sivio e’ mat.

(Tonino Guerra, da I bu)

Trad.

SILVIO IL MATTO

Quando lui parlava,
lui parlava a scatti,
tutto un brandello
dalla testa fino ai piedi,
il suo berretto con la visiera girata indietro,
che s'era vestito da corsa
Silvio il matto.

gara

Siamo in gara col mio vicino nel lavaggio dei nostri rispettivi mezzi di locomozione. Io lavo i miei sandali, lui il suo nuovo bolide di quelli che ogni volta che arriva sotto casa fa un baccano pazzesco. Io tiro fuori secchio e spugna. Lui idropulitrice con pompa a getto freddo. E in tutto questo non ho ancora capito chi vince o chi perde. So solo che se non sciacqua via la pozza d'acqua schiumosa che ha formato sul cancello di casa, poi l'impronta di uno dei miei sandali finirà dritta sul suo cofano.

martedì 23 luglio 2013

domenica 21 luglio 2013

non siamo forse vittime in amore?

Non siamo forse vittime in amore?
Chi prende nel dubbio
chi lascia e chi ne viene lasciato
ce ne stiamo in equilibro sul muro

e anche quando, ebbri di felicità
abbassiamo lo sguardo
ci accorgiamo dell’enorme distanza
che ci separa dalle nostre ombre.

giovedì 18 luglio 2013

fango

Fango fandango
non piace all’orango
rimango nel fango
e rifrango il rimpianto
io no casalingo
io parafango
che vengo spengendo
nel piatto e cascando
da bravo vichingo
nel tango brillando
io l’uomo biango
tu sempre più orango.

mercoledì 17 luglio 2013

sintesi

Mio zio non è una persona simpatica, e nemmeno troppo di compagnia. Non è uno con cui passeresti volentieri del tempo, soprattutto a pranzo, e quando ti tocca lo fai e basta, come se fosse una medicina che qualche volta devi prendere, anche se amara. Eppure, fra i pochi suoi pregi, c'è quello della sintesi. Guardiamo il telegiornale in silenzio, mentre mastichiamo la nostra pasta, e di tanto in tanto lo senti sibilare allo schermo, fra i denti: “Pagliacci! Pagliacci!” Tutto ciò che serve.

lunedì 15 luglio 2013

mostra


Dal 20 al 26 luglio una mia piccola mostra fotografica sarà ospitata presso i Laboratori Urbani G.Lan di Locorotondo, e poi dal 2 al 4 agosto nel Comune di Arta Terme (UD) all'interno di una manifestazione intitolata "Il soggiorno dei poeti", dove presumibilmente leggerò anche delle poesie. Se qualcuno di voi può esserci, mi farà piacere.

giovedì 11 luglio 2013

duello sul tevere

sul tevere

passeggiata con roma

Roma, ce ne stiamo nella pioggia posati
sul Tevere verdastro
come vecchie panchine, barconi
baracche a mollo del dopolavoro ferroviario
senza direzione né peso sotto i ponti assetati d’amore
che se ne va dal gelataio, prende un cono alla fica
addolcisce il cuore la speranza
mentre fuori si preannuncia il nubifragio.

Roma, ce ne stiamo al riparo fra le tombe degli Inglesi
colle gattare in calore, gatti noi avvelenati di silenzio
insicuri e stanchi senza più fava o fontanelle
senza notturni che ci riportino a casa
a nasconderci in bagno per sedurci
ma tanto non ci sono paletti, solo convinzioni
non ci sono più ombrelli, ma sete.

Roma, ce ne stiamo così scuri nei visi sui tram del rientro
senz’avere risposte che valgano una storia
senza passione né sorrisi, divisi
all’ombra del fascio e nell’abbraccio del papa
direzione Casilina, spartendoci che resta coi solitari e gli immigrati
sui trampoli, coi suicidi che ci premono addosso.

Roma, rimandiamo un passaggio a Ostia
e passiamo per Parco Traiano
dove uomini e cornacchie indistinguibili
senza fare più chiasso se ne stanno
attorno a una pozza di sangue che si bevono i pini.

Roma, ce ne stiamo lontani dagli aperitivi
studenteschi, già abusati e corrotti
via dai Fori Imperiali, da troppe natiche strette
con disagio a Pasolini, Penna, Palazzeschi,
ce ne andiamo a cercare un amore fiorito in un verso
lasciato per caso cadere a Porta Maggiore.

Roma, siamo innocenti e sgraziati, desolati
a consumare couscous che ci consumi lento
ce ne stiamo al sole al lago Albano
verso l’attimo diretti in cui saremo stretti
l’una all’altro, intrappolati
quando ancora mi dirai come una volta: mi hai giocata di nuovo ed io
mi preoccupavo solo per l’acqua.

sabato 6 luglio 2013

qui dalle parti sanno usare la zappa...

Qui dalle parti sanno usare la zappa
per spingere fuori l’odore
del glicine e della salvia da sapone.

La vecchia stazione sta sospesa
e si scuote appena spaventata
se passano ronzanti ciclisti
per campi a inalare e per giardini la rosa che si sfa.

venerdì 5 luglio 2013

narcissus



L'opera, di Daniel Pesta, è esposta in questi giorni a Bari, all'interno di una collettiva dal titolo Liquid Borders, a cura di Fausta Maria Bolettieri e Luca Curci.

giovedì 4 luglio 2013

non è colpa dei vecchi se se ne stanno al sole sui muretti...

Non è colpa dei vecchi se se ne stanno al sole sui muretti
a decidere per noi, pontificare o ancora meglio negli uffici
a sciogliersi in scorregge sulle loro sedie nuove di pelle
come ghiaccioli, gli sguardi buoni da bravi nonni
sempre pronti a giudicare la troia che passa senza danno
pieni di rancore per una giovinezza perduta a far denaro, per il mondo
che più non li comprende, non è colpa dei vecchi
è colpa nostra, che più non siamo buoni a scalciare scalciarli
fuori dalle palle come muli, in fondo al culo, castrali in via definitiva
che non si riproducano in ufficiali provinciali in divisa
ubriachi di potere rasoterra, banchieri frustrati nel sesso
e medici in vacanza, padri senza pensiero per i figli
farli schizzare fino alle stelle con un grosso calcio
nelle labbra per zittirli, riportarli al sangue di Gesù bommino
che non ci rende fratelli ma vittime allo stesso livello
e perderli nel buio, nello spazio profondo dei loro squallidi
universi mentali, con il coltello finalmente dalla parte del manico.

martedì 2 luglio 2013

reading


Leggendo Tonino Guerra a Noci. Foto di Stefano Verdiani.

due al bivio

Nessuno sa più che fare o di che vivere
l’uno sta immobile e pavido
osservando le ombre che s’agitano
sul muro illuminato dai fari
mentre aspetta chissà cosa o come
l’altro trottola irrequieto
si pavoneggia in movimenti stellari
d’effetto certo ma sterili
se calcando la mano ricade ogni volta
l’uno ha la testa più rotta.