martedì 25 febbraio 2014

ali

Ho le spalle deboli
le scapole dell’angelo
non mi appartengono
non verranno di lì
che dolori e petali
impazziti di magnolia
la notte spuntano
come mani a coppa
lungo la schiena
mi renderanno libero
un dinosauro in estinzione
un pigro lucertolone
in gioco per l’affermazione
della specie. Ma
(per i poeti) non c’è futuro.
Berremo litri di camomilla
per affrontar l’insonnia
la sofferenza che
soffoca il cuore
in sembianze di tumore
che per ingannarmi
si fa chiamare amore
e mi costringe
ad allargar le braccia
senza più paracadute
lanciarmi
mi dice: sei poeta?
volerai.

4 commenti:

giardigno65 ha detto...

ma non stavi già volando ?

amanda ha detto...

perché un dinosauro in estinzione non può volare?

albafucens ha detto...

:)

"Le nostre braccia, hanno origine dalla schiena, perchè un tempo erano ali."

~ Martha Graham ~

spicchiamo dunque il volo :)
tu, pii, con i tuoi bellissimi versi, intanto, fai spesso volare noi

marian. ha detto...

....volerai... ed è un bluff