mercoledì 27 agosto 2014

il molestatore

Metà pomeriggio. Si presenta alla mia porta uno dei classici esemplari di truffatore Enel, quei tipi col cartellino finto che con tutta la faccia tosta e l’affabilità del mondo ti chiedono, per migliorare il tuo servizio, di controllare la tua bolletta per suggerimenti, e poi cercano di fregarti i dati per rivenderli a chissà chi. Sapete bene di che parlo. Stavolta, però, l’esemplare in questione mostra una differenza sostanziale: si chiama Sara, ha due occhi da gatta che ti ci puoi perdere dentro e due gambe stupende, lunghe e affusolate. La fisso intensamente negli occhi mentre lei mi propina tutta la pappardella sul risparmio e i codici da controllare scritti in piccolo in basso a sinistra, poi le chiedo a bruciapelo: “Sara, sei fidanzata?” Mi guarda stupita, spalanca quasi la bocca. L’ho sorpresa. Fa finta di nulla e mi chiede di poter vedere la bolletta. Le rispondo che è così bella che gliela faccio vedere sì, e la invito a seguirmi dentro. Aggiungo, con noncuranza “Sai che siamo fortunati? Non c’è nessuno in casa, possiamo parlarne quanto vuoi.” La vedo tentennare sulla porta. Mi dice che fa caldo e magari aspetta fuori, se prendo la bolletta la possiamo vedere anche lì. Le sorrido. “Ma scherzi? Dentro c’è il condizionatore, vedrai come stiamo freschi. Ci mettiamo sul divano e ti faccio vedere la bolletta.” Lei insiste, meglio di no. Allora mi fermo sulla porta, a parlare con lei del più e del meno. Passano circa dieci minuti, continuo a fissarla negli occhi. A un certo punto mi blocca, ha da finire il suo giro, controlliamo la bolletta sì o no? “Ma certo”, le rispondo, “però se non entri come te la faccio vedere?” Mi ha già detto di no, ripete. “E io insisto, te la faccio vedere solo se andiamo dentro. Mi stai proponendo un affare e io ho bisogno di star comodo mentre ne parliamo.” Con leggerezza, le sfioro un fianco per invitarla a seguirmi. Quando la tocco, lei sembra schizzare per aria come se avesse preso la scossa. La vedo avvitarsi su se stessa e quasi scappar via, senza nemmeno salutarmi. La guardo allontanarsi e sospiro, anche il fondoschiena è stupendo. Queste, dunque, sono le cose che ho imparato oggi sul peccato. 1) I truffatori saranno anche disponibili, ma stringi stringi non la danno. 2) In ogni caso, fra un truffatore e un molestatore vince sempre il molestatore. Provarci per credere.

4 commenti:

amanda ha detto...

l'hanno già data

amanda ha detto...

e con questo intendo sia che siano maschi sia che siano femmine

lillo ha detto...

e lo so... poverini...

marian. ha detto...

Ovvio che l'hai spaventata! Ma in questo modo hai trascinato su quella soglia pure l'ignaro lettore....fino al finale con insegnamento incorporato!