venerdì 1 maggio 2015

basta! basta!


Linko qui sotto, a cura di Paolo Vites, una (brutta) storia del Concerto del Primo Maggio che non conoscevo. La storia di come 10 anni fa Enzo Jannacci, ospite del concerto, venne fischiato dopo aver cantato 'Sei minuti all'alba', canzone sulla lotta partigiana, probabilmente ritenuta noiosa (si basava su una melodia tradizionale a cui non siamo più abituati). Ho visto i video, e nel pubblico c'erano tanti ragazzi che gridavano "Basta! Basta!" come se non ne potessero più. Molti indossavano la maglietta con la Falce&Martello, e mi sono venuti i brividi pensando che per molti di loro tutti quei simboli non significavano nulla, non dicevano nulla, non raccontavano la loro storia, se non come scusa per sfogare la propria rabbia o gli ormoni. Come rispose loro Jannacci, innervosito: "Sembra che per molti la vita sia un modo per morire, ma la vita non è una cosa, non è un viaggio sperimentale fatto involontariamente, e neanche una selva di piaceri, un orgasmo sparso".

Potete leggerla QUI.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

io c'ero

lillo ha detto...

dimmi che non eri fra quelli che fischiavano :)