mercoledì 20 maggio 2015

colori

Devo dire che questa cosa del voto disgiunto mi dà parecchio fastidio. Fastidio perché ci sono costretto e fastidio perché devo anche provare a spiegarlo a persone come i miei, a mio zio, a mia nonna, ai vicini, che sono persone semplici e non riescono a capire perché tante complicazioni. Perché, mi chiedono, se uno vuole votare ROSSO, non può avere ROSSO ma solo tanto GRIGIO con sfumature rosate sui bordi che qualcuno si ostina a definire ROSSO? Quello è e resta GRIGIO! E la cosa più semplice che puoi fare per avere ROSSO, gli dico, è votare BLU e GIALLO che danno VERDE, che non è ROSSO ma il suo complementare, quindi ciò che gli sta più vicino. Perché, cari miei, qui si deve fare quel che si può con quel che si ha: cioè GIALLO + BLU = VERDE, oppure accontentarsi del GRIGIO. Tutto questo in nome del ROSSO. Vaglielo a spiegare tu ai miei, a mio zio, a mia nonna, ai vicini, che vogliono andare a votare ma vedono tutto NERO e non gli piace per nulla, né sanno come fare. E prova a digli che devono stare attenti, perché se mischiano male i colori quello che viene fuori è solo un gran MARRONE. Loro mi ascoltano attentamente e gli viene l’ansia di sbagliare.

2 commenti:

amanda ha detto...

e il marrone si sa di cosa è il colore, ma siamo in un mondo daltonico o meglio acromatico, la puzza invece quella emerge netta

marian ha detto...

rido rido e rido mentre leggo!!!!
Sei un grande scrittore!