sabato 4 luglio 2015

mare

Ho parlato per un po' con Michele Dalai, scrittore ma soprattutto editore, persona squisitissima. Abbiamo parlato per circa dieci minuti, di scrittura e di come al panorama italiano spesso manchino dei grandi narratori di storie (lui ricorda giustamente la Morante), e siamo passati a roba più tecnica, tirature, marketing, agenti ecc. e lì, confesso, ho fatto un po' di fatica a seguirlo, essendo le sue cifre inimmagginabili per me. E mi sono reso conto di quanto, comunque si discuta, sia immensa la distanza fra i nostri due mondi, la narrativa e la poesia, l'uno non esclude l'altro ma si guardano dalle sponde diverse dello stesso mare. L'ho osservato salutarmi da lontano, dalla sua sponda verso la mia. E non l'ho invidiato per niente.

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