venerdì 2 ottobre 2015

il tic

Delle volte, a pensare che ho passato gli ultimi 5 anni a scrivere 3 libri uno più bello dell'altro, ma tutti quanti di poesia e per questo pochissimi li metteranno alla pari di un romanzo, persino del romanzo più scadente, certe volte se ci penso mi viene di pensarmi uno scrittore diversamente abile, e comincio per una sorta di tic a zoppicare vistosamente, a trascinarmi in giro, come se il mio stesso corpo, allarmato, non volesse seguirmi per la strada che ho preso.

3 commenti:

amanda ha detto...

Non iniziare anche tu, ti prego, a fare lo scrittore incompreso, è un genere che detesto. L'autocompatimento non è da uno che si è inventato editore, L'autocompatimento non è da uno che è poeta contro tutto e contro tutti. Credere nella bontà di quello che si crea è un conto, il confronto invece spetta a chi legge e fruisce,e a chi ha reali capacità di critica, non entrare nella spirale "lagnesca", cammina dritto, a testa alta e non zoppicare!

lillo ha detto...

scherzavo! :D

marian. ha detto...

quello che scrivi ti farà pure sentire H qualche volta, ma guardala l'H: sta in piedi fiera, da sola. Si regge sull'equilibrio del trampoliere che cammina più alto di tutti e vede sulla sulla piazza in cui si aggira già il dopo che è nascosto dietro l'angolo... mi hai quasi ispirato dei versi...