sabato 26 dicembre 2015

aspetta che vado a vedere

A conferma di quanto ho sempre pensato, che cioè Stephen King si ricollega direttamente alla grande tradizione del romanzo inglese dell’800, Dickens su tutti [QUI]:

«Sto leggendo On Writing di Stephen King, oggi lo finisco, e, magari mi sbaglio, mi sembra un atteggiamento stranissimo e affascinante, quello di Stephen King, salta di pari il novecento, è come se non esistessero Pirandello, Svevo, Kafka, Hašek, Queneau, Camus, Čechov, Brodskij, ma anche, non so, Philip Roth, per esempio, e adesso mi devo alzare perché scrivo steso sul letto e ho sentito un rumore, in cucina, come di uno che si alza in piedi che è un rumore strano perché son solo in casa non mi fa bene, a me, leggere Stephen King.» 

[dal blog di Paolo Nori]

Nessun commento: