sabato 16 aprile 2016

come si fa a saperlo

Milton finì di legarsi le scarpe, inglesi, di pelle di foca, di grande misura, fin dall’origine piegate a barca. 
Poi si drizzò, le si avvicinò e le sfiorò con le labbra una spalla. – Non hai freddo? Non aveva freddo, ma si portò una mano sulla spalla, là dove s’erano posate le labbra di lui, quasi a ritenere, fissare il bacio. 
Disse poi: – A momenti non litighiamo? E dopo quel che abbiamo fatto. 
– È colpa mia, – disse lui in fretta. 
– L’abbiamo fatto, Milton, – disse lei adagio. 
– L’abbiamo fatto. 
– Tu lo sapevi che l’avremmo fatto? 
– Ci speravo. 
– Solamente? 
– Ci speravo moltissimo. 
– E non sapevi che l’avremmo fatto? 
– E come si fa a saperlo di sicuro. La cosa dipende talmente da voi. Da voi donne. 

[Beppe Fenoglio, Qualcosa ci hai perso, in Tutti i racconti, Einaudi 2007] 

Lo leggevo stamattina e ho pensato che qui si sente fortissima l’influenza di Hemingway sulla scrittura di Fenoglio.

Nessun commento: