mercoledì 1 giugno 2016

difetto

Ritorna l'annoso problema delle dimensioni. Un amico mi scrive che più vado e meno mi contengo nei libri. Il primo libro, con Lietocolle, era lungo 40 paginette, l'ultimo 200. Peggio perché fatto di poesia, e la poesia, si sa, va distillata. Non sono d'accordo. La poesia è il mezzo, non il fine. Io dico quel che devo e punto. Se mi servono 200 pagine per dirlo allora userò 200 pagine, se me ne servono 10, saranno 10. Poi certo, non sono un moderato in poesia – è il mio difetto, e andando peggiora – non sono continente, né mi interessa la bella misura, l’assaggino mignon fatto per gradire. Io sono per la vita e la vita, in versi come in prosa, è tanta, chiede spazio.

1 commento:

Jazz nel pomeriggio ha detto...

La poesia crea la sua forma e dunque la sua misura!