giovedì 4 agosto 2016

senza titolo (per graziano)

Graziano, c’è poco da parlare, così poco
che avrei voluto dirti. Mi sento sopraffatto dalla morte
di te che avevi sempre occhiali scuri
per pararti dai problemi. Eri un rocker
senza tempo e tutto quello che rimane
sono nascondigli in cui fermare gli attimi di luce:

lettera d’amore a una tartaruga di mare
vascorossi irripetibile a sanremo del 1983
i bambini che giocando con la neve
...........................ti fanno stare bene
e la mattina in cui mostrasti una vescicola sul dito
e mi dicesti fai tu, che a me spaventano gli aghi.

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