domenica 16 ottobre 2016

a quelli che vorrebbero tenermi qui...

L’ultimo testo dell’ultimo libro di Attilio Bertolucci, il suo congedo dalla vita. L’ho letto stamattina sotto le coperte e ne ho ancora i brividi – l’eco – addosso. Ecco la differenza, mi dico, fra tanta buona cara onesta intensa poesia che scriviamo e pubblichiamo, e l’arte che squarcia il velo delle apparenze per scuoterci dal nostro torpore di passanti. 

A quelli che vorrebbero tenermi qui – 
morti che mi amano ancora 
perché non gli resta altro da fare 
che amarmi sin che anch’io 
non sia tornato con loro 
dietro il muro sbiadito e il marmo 
che salda la calcina mischiata 
con sabbia del Baganza e acqua 
del condotto farnesiano – 
vivi che non mi hanno mai amato 
e dicono di preferire 
quella mia poesia di una grazia 
proverbiale, dico: lasciatemi andare, 
 giugno è ventoso 
e queste foglie amare 
sono imbrattate di lucciole sfinite, 
lasciatemi andar via. 

[La lucertola di Casarola, Garzanti 1990]