domenica 18 febbraio 2018

revival

Ma davvero il prossimo governo sarà conteso da Matteo Salvini – razzista e fascista ignorante che nemmeno due mesi fa la magistratura gli ha bloccato i conti del Partito e adesso contende la poltrona a quel vecchio porco di Berlusconi, che se lo scambi con Weinstein non cambi il mondo di un virgola – e da una manica di arrivisti ed ex massoni come il M5S – che dicono di essere fuori dalla politica dei partiti ma fanno esattamente politica di partito modello prima repubblica (o sei allineato o sei fuori)? 
Intanto quel furbissimo di Renzi cambia registro e dice che al Sud bisogna smettere di “essere ideologici” e diventare pratici, ovvero c’è da comprarsi i voti con le promesse elettorali di aiuti per il disastro in cui viviamo – tornando indietro, quindi, ai primi anni ’90, quando il “problema” dell’Italia non era l’immigrazione ma il Sud, proprio lì dove cominciò Salvini definendoci “Terroni, ladri e mafiosi” e dove oggi c’è pure gente che lo vota. 
Franceschini invoca il voto utile: “Votateci ‘contro’ di loro, perché è vero che noi non abbiamo nient’altro da dare, è anche vero che a votar loro si fa peggio. Cosa di cui mi sono convinto. 
Il problema, il vero problema per me, irrisolvibile, è che se votare gli altri è come non andare a votare proprio, visto che non sarebbero “voti utili”, di che stiamo parlando? Non sono gli stessi discorsi che si facevano vent’anni fa, e trent’anni fa e quarant’anni fa? Che cazzo abbiamo fatto fino adesso? Non è come ammettere che in fondo votare non serve proprio a nulla, è solo un gioco inutile, perché non cambia nulla e siamo già in piena oligarchia. Non sarebbe forse ora di crescere e dare il loro nome alle cose? Non si farebbe prima a dire: Vedetevela voi direttamente perché alla fine io non ho voce in capitolo? O veramente si pensa che la democrazia vincerà? O che il Pd possa vincere? Certo è che in questo Paese c’è sempre posto per i miracoli, o per quella che Manzoni chiamava Provvidenza: per quanto il mondo possa andar male, ci sarà sempre qualcuno che scenderà dal cielo, anzi dalle stelle, e lo aggiusterà per te. Funziona così, ce lo ha detto il Papa. 
Ecco, in pieno 2018 in Italia stiamo ancora parlando di Manzoni, Chiesa, Fascismo, Berlusconi, mafia e terroni. C’è da stare allegri. In tutto questo revival, se fino a ieri credevo che la cosa eticamente più giusta fosse l’astensionismo, il non sporcarsi le mani con la merda, oggi sono sempre più convinto che la cosa migliore sia la bomba. 
Lo diceva Giorgio Bocca pochi anni fa a proposito di Napoli, ospite di Fazio a Che tempo che fa. “Cosa vuoi salvare?” diceva Bocca sprezzante, con un cinismo che probabilmente avrà terrorizzato la brava Italia dei mediocri che si guarda Fazio. Bombarda, ammazza, radi al suolo, metti a ferro e fuoco, sbriciola e bonifica ogni cosa, poi ricostruisci. Bocca si era limitato. Io estenderei la proposta all’intero Paese.

1 commento:

Alligatore ha detto...

Il problema è che questi politici non hanno un'idea di società diversa, hanno solo casacche diverse (anche per questo, come i calciatori, ogni tanto qualcuno passa da un gruppo all'altro). Non c'è più, da anni, una diversa prospettiva di società, salvo la sinistra radicale di Potere al Popolo, tutti quanti credono nello stesso dogma economico liberista, con sfumature sempre più sfumate. Ora litigano e si lanciano accuse, tirano fuori il peggio che hanno richiamando i più bassi istinti, ma alla fin fine, secondo me, faranno un governo di coalizione, con il solito richiamo al senso di responsabilità, all'Europa e a tutte le solite balle. Ovviamente non tutti, ma molti dei due più grossi schieramenti, daranno vita all'ennesimo governissimo con pezzi, pezzetti, pezzettoni provenienti da qualsiasi parte (magari anche dal M5S). Vedrai che non mi sbaglio.