mercoledì 30 maggio 2018

la sostanza delle cose

Siccome è un po' di giorni che mi capita, andando in giro per il paesino, che qualcuno mi chieda dove si può comprare il mio libro e, soprattutto, se vale la pena comprarlo (giuro che mi è stato chiesto anche questo e non sapevo se mettermi a ridere o meno per non offendere chi me lo ha detto), rispondo in maniera molto franca e democratica che trattandosi di un libro se si va a cercarlo in libreria di sicuro non sbagliate. Se, ovviamente, lo state davvero cercando. Quanto al fatto se valga o meno la pena comprarlo non dovrei essere io a dirlo, perché se dico di sì allora pecco di modestia e se dico no faccio un danno all'editore che ha creduto in me. (Eppure l'omino fetente che mi covo dentro a volte avrebbe tanta voglia di rispondere che se consideriamo la montagna di superfluo in cui spendiamo i nostri soldi giornalmente, il mio libro sarebbe la perfetta ciliegina sulla torta di quella che è la sostanza delle cose: la cacca in cui credo siamo immersi. Intendiamoci, non è un gran male, anzi dicono che fa bene alla pelle. Infatti intorno a me vedo sempre tante persone gggiovani, che non fanno altro che sorridere e fanno anche domande intelligenti del tipo: dove si comprano i libri?)

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