lunedì 28 gennaio 2019

la cultura del cazzo

Stavo guardando il video di Sgarbi contro la Nappi, in risposta a uno scontro che hanno avuto su Rete 4 la settimana scorsa. In quel diverbio la Nappi ci ha fatto una figura pessima e Sgarbi pure. Oggi, guardando il video di Sgarbi, ho pensato che siamo uno di quei paesi in cui l'opinione detta male (molto male) di una pornoattrice ha maggiore peso, non solo mediatico ma proprio di opinione pubblica, di quello di un uomo di cultura, un pensatore o anche di un addetto ai lavori. E che, di contro, la risposta di Sgarbi per cui una pornoattrice non dovrebbe immischiarsi in certe cose, ma fare solo quello che sa fare, cioè prendere cazzi, è scorretta sotto qualsiasi punto di vista. Perché, se la Nappi ha una sua (per quanto esile sia) opinione politica, ha il diritto in quanto cittadina votante di dirla, e se ha il potere mediatico per influenzare (anche male) chi le dà retta, ha tutto il diritto di usare quel potere che le hanno dato. C’è chi mi dirà che è sbagliato che una persona che non ha il pieno controllo del potere delle sue parole possa parlare a un pubblico così vasto e che spesso la prende sul serio (quando non è impegnato a riempirla di insulti sessisti), ma se quella cosa la Nappi la dice male o viene mal recepita (acriticamente) dal pubblico, in un sedicente Paese industrializzato, direi che la colpa non è proprio tutta della Nappi. Di chi è allora? Ecco, questo è il paese che qualcuno ha voluto per noi e ha pazientemente coltivato perché producesse questi frutti. Non dico che sia stato Sgarbi, forse ha più colpe Berlusconi in questo senso. Ma se Sgarbi, che non è un fesso e nemmeno una persona impreparata, risolve ogni diverbio come fa, dicendo: “Tu mi fai schifo! Io non ti voglio scopare!” non dà certo un grande esempio di maturità. O forse è anche lui uno dei tanti intrappolati in quella cultura del cazzo che denigra? Perché alla fine, che sia una pornoattrice o che sia un dotto opinionista a parlarne, sempre lì si ritorna. Alla cultura del cazzo. Non certo la migliore, ma di sicuro la più duratura forma di pensiero che l’Italia abbia espresso dai tempi di Boccaccio.

2 commenti:

amanda ha detto...

Maturità e Sgarbi nella stessa frase non suonano bene: un ossimoro

Buharks ha detto...

Sgarbi di nome e di fatto! Si limiti all'arte, materia in cui è veramente ferrato, e lasci perdere la politica. Quanto al fatto che abbiamo delle pornodive in politica, be', è roba vecchia: qualcuno ha dimenticato Cicciolina in parlamento, forse?