venerdì 21 giugno 2019

il processo

Nel sogno mi chiedo come sono finito qui. In quest’aula affollata dove al meglio che vada sono solo di fronte alla Legge. “Amore ne ha?” mi chiede severo, impettito, designandomi imputato in questa farsa. “Amore per chi?” sono sorpreso, o faccio forse lo gnorri. “Ma scelga! Ma scelga!” mi attacca, spalancando le braccia sulla folla che sta alle mie spalle e che non vedo. “Si scelga una vittima anche lei perdio, come tutti, e la smetta con questo atteggiamento disfattista dove ride chi è già pronto alla rinuncia. Si scelga dunque una benedetta persona e riversi su lei la sua fiducia, si fidi si fidi una buona volta e vedrà come poi riprenderà colore sulle guance, e gusto ad amare e ad essere amato, senza nel sogno poi sentirsi quest’ansia di accoppare o di essere accoppato”.

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