venerdì 27 settembre 2019

la speranza

Leggendo i vari post o commenti su Greta che in queste ore esplodono su social e giornali mi è venuto in mente un testo assai bello di Bordini – lo potete leggere sul suo sito – che parla degli scrittori di destra e in cui Bordini distingue gli scrittori di destra da quelli di sinistra in base alla speranza. Gli scrittori di destra, dice, sono sempre un pochino più lucidi di quelli di sinistra perché non si permettono il lusso delle illusioni, non li “avvelena” la speranza, loro sanno lucidamente il male del mondo e siccome non sperano in niente, in quella distanza lo descrivono con una radicalità e una profondità un pochino più affilata. Si parla di gente come Swift, Baudelaire, Pound, Ionesco, Céline, Dostoevskij, Pirandello. Gli scrittori di sinistra invece hanno questa cosa che, anche se ci vedono e ci vedono bene, comunque sperano, e quando sperano si incatenano in una certa misura alle cose del mondo, cercano un accordo o un equilibrio con esse, e in ciò perdono quella distanza radicale che fa la differenza. Ecco, io quando guardo Greta lo so che dietro di lei ci sono tante cose occulte che nemmeno mi immagino, ma dentro, sempre, che mi rovina, ho anche questa speranza che ci sia del buono in lei e che del buono ne potrà venire anche domani, e in quella speranza io so che a modo mio io sono uno scrittore di sinistra (o lì vicino) e che a esserlo, francamente, non ci guadagno nulla – infatti, potendo scegliere, probabilmente starei dall’altra parte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

credo che bisogna togliere il pregiudizio che la cura per l'ambiente sia una prerogativa della sinistra e che la sua distruzione sia di destra; anche il sottoscritto fa parte di quella schiera cha critica Greta, che parte con la buona intenzione di proteggere l'ambiente, ma i modi con cui la combatte sono veramente puerili; non si deve soltanto additare le politiche economiche dei governi ma fare anche una critica rivolta agli abitanti della terra.
Se trovo per strada dell'immondizia e non nel cassonetto non me la devo prendere con i governi e le sue politiche ma con il cittadino che non ha fatto il suo dovere; se al mare trovo la plastica gettata sulla sabbia o in mare non me la devo prendere con Trump o con Bolsonaro, ma con chi ha utilizzato quella plastica; si consuma troppa energia? basta essere meno connessi ai social network e consumiamo di meno; quindi tutte quelle manifestazioni pro ambiente che si sono viste, permettimi, sono di aalta ipocrisia

Michele Lenzi