Stanotte mordono i rimpianti, diventano rimorsi.
E quel che ti ho promesso ora non vale. Spingo giù
il magone con la grappa, abbasso le luci
per non farmi trovare, lì dove male non fa più
sentirsi parte di qualcosa ch’è più grande di noi, cercare
altri motivi oltre i tuoi. Non sono buono per le novità
mai stato buono a capire. Se sono buono a nulla
tu perdonami, se quando avrei potuto non ti ho amata.
12 commenti:
Ci sta una terra di nessuno
Da qualche parte nel cuore
Come un miraggio incastrato
Tra la noia e il dolore.
Domani ce lo diranno
Come dovremo passare
Ma c'è una terra di nessuno
E ci si deve arrivare...
Sarà che un giorno
si presenta l'inverno
e ti piega i ginocchi
e tu ti affacci
da dietro a quei vetri
che sono i tuoi occhi
e non vedi più niente
e più niente ti vede
più niente ti tocca...
;)
grazie sergio
ma va bene così....
chiamatemi martì...
;P
ps. bellissimo il post su joe d'amato...ho riso come quella sera..
martin
anche io a scriverlo mi son fatto matte risate, e poi a un certo punto mmi son detto: ma vuoi vedere che poi quello che lo conosceva meglio non eravamo manco noi o vito ma luca??? e le risate si sono raddoppiate! :P
Come spingo il magone se sono astemia?
:)
Inedita?
Like it
meglio, risparmi sui beveraggi ;)
inedita sì, scritta questa notte verso l'una...
you are a white guy with a black soul.
I love you!
mod
i love you too, mod :)
tu mi conosci...
eh...certe lancette di orologio restano là sul quadrante appeso al muro ormai terremotato. non si promette a sè stessi di capire se l'amore è in fondo al vicolo o è solo una svista.
bello quel che hai scritto marian. io lo prenderei così com'è e ne farei una quartina...
detto fatto...copiato!
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