domenica 31 luglio 2022

approccio

Suggestionato da uno scritto del prof. Giancane su come approcciare i ragazzini alla parola poetica – un buon esercizio, dice, e rimetterli in contatto con l’esperienza del mondo: devi parlare dell’acqua, fagli mettere le mani nell’acqua; devi parlare degli alberi, portali fuori dalla classe e fagli abbracciare un albero; in questo modo cercheranno le parole più vere e vicine alle proprie sensazioni e non si adageranno sulla retorica letteraria – suggestionato dallo scritto del prof. Giancane oggi sono uscito e mi sono messo ad abbracciare uno per uno gli alberi del mio giardino. Il mio vicino, dal balcone di fronte, mi ha chiesto cosa mi sono fumato e se è così buono come sembra.

i tempi dei corrieri

Autore che mi manda sua proposta sabato ore 9.00 chiedendo conferma di lettura. Mi riscrive domenica ore 9.00 per dirmi che sono un bel cafone a non avergli ancora risposto dopo 24 ore. I tempi dei corrieri, ormai, dettano le regole del mondo.

sabato 30 luglio 2022

abc

Questa settimana la mia salute ha fatto le bizze e il mio corpo mi ha dato problemi su diversi fronti. Io però restavo lucidissimo, e così avevo il corpo che si arrestava da una parte e la testa che spingeva dall'altra, creando una strana separazione che (mi sa) annuncia la prossima senilità. Infatti mio fratello, che mi dava una mano, ogni tanto passando mi diceva: Ricordati che devi morire. L'abc dei classici è che il messaggio, in qualsiasi variante lo inserisci, è sempre quello.

giovedì 28 luglio 2022

matura morte con memento mori

 

alberi

Ieri per fare il figo mi sono steso in giardino per dormire sotto gli alberi come le bestiole. Poi più tardi è cambiato il tempo, e la mia cervicale si è presa la rivincita. Ore di emicrania senza fine, le spalle rotte, le ossa rotte. Nei pochi momenti di veglia ho sognato il mio amico GGG che scappava con un macellaio mentre io me ne stavo appeso in vetrina. Altro che giovinezza perduta, qui siamo già alla senilità acquisita e con un piede nella frollatura.

mercoledì 27 luglio 2022

dittatura

Ieri leggevo un pezzo del prof Alessandro Ceci in cui faceva notare come quella di essere finiti, oggi, in uno stato di semi-dittatura determinato dalla pochezza politica dopo una prima repubblica tutto sommato garante della democrazia attraverso una classe politica adeguata al suo ruolo, è per certi versi una “illusione”. Se mettiamo sulla bilancia i due periodi, la politica della prima repubblica era ancora più vicina a una “dittatura” della seconda. E fa degli esempi: una classe politica inamovibile al potere per sessant’anni (Andreotti e i tanto rimpianti partiti), che ha dominato fra corruzione (nella Magistratura, nella Tv pubblica, nella Scuola, nella Sanità) e intrighi politici, omicidi di stato (Moro), tentativi di golpe, collusione con bande e organizzazioni criminali come la Mafia (lasciate libere di agire e foraggiate attraverso fondi pubblici che avrebbero dovuto essere usati per lo sviluppo del paese e del Meridione in particolare), lobby segrete e massoniche (P2, Gladio), servizi segreti, terrorismo rosso e nero teso a favorire l’ordine pubblico attraverso il terrore e le bombe, una politica industriale incurante del paesaggio che ha devastato il paese costruendo impianti dovunque capitasse, cementificando senza una visione del futuro, e incentrando i trasporti esclusivamente su gomma per favorire una industria in particolare (la Fiat) ancora una volta collusa col potere. Di fronte a tutto questo, dice Ceci, il paesaggio politico che c’è oggi (comunque frutto culturale di quegli anni), per quanto caotico e caratterizzato da personalità politiche impreparate, infantili e di scarso rilievo, proprio per via del suo caos spesso ingestibile (oltre che inguardabile), è paradossalmente un paesaggio assai meno castrante di quello che c’era prima. Offre delle possibilità di fuga, o di arrembaggio. Anche se, mi viene da dire un po’ più sconsolato, se fra fascismo e prima repubblica (dove perlomeno ci avevano instillato un sogno di grandezza, fra impero e boom economico) non ne siamo usciti, mi pare proprio difficile pensare che potremo farcela adesso che non c’è più nulla, nemmeno il sogno di una pensione. Non per me almeno, forse per chi vota Berlusconi.

martedì 26 luglio 2022

quanti sono

Il signore che viene qui in vacanza tutte le estati mi saluta con particolare trasporto e un sorriso complice. – Ho saputo dei tuoi successi letterari! – Quali successi? – Hai vinto un premio importante! – Quale premio? – Non scrivi libri? – Sì. – E non hai vinto un premio? – No. – Con quel libro dal titolo strano, Spatrièt! – Quello è Mario Desiati... – E tu non ti chiami Mario? – No, mi chiamo Antonio… – E non sei di Locorotondo? – Sììì! – E quanti sono quelli che scrivono a Locorotondo?

serietà

Tutti i giorni mi sveglio col pensiero che sto per morire. Certi giorni lo penso un po’ più forte degli altri, mi risuona nella testa come un’eco. Poi non succede mai; quindi resto deluso dal fatto che le mie stesse voci (che mi frullano in testa) mi pigliano per fesso. Non solo io, ma persino il mio subconscio manca di serietà verso gli impegni.

lunedì 25 luglio 2022

umore

Ascolti il bollettino al Tg – raggiunto il picco di contagi dell’estate, cala il tasso di positività ma aumenta il numero dei decessi – e ti viene in mente quella celebre battuta di Totò: L’operazione è perfettamente riuscita, ma il paziente è morto.

domenica 24 luglio 2022

traditori

Io non lo avevo letto, ma ho visto ora la battuta che Marta Fascina ha rivolto a Brunetta che abbandona Forza Italia: «Roma non premia i traditori», che è una frase in tutto è per tutto, nel rimando storico, nell'ironia livorosa e nel linguaggio, fascista. Roma non perdona i nani. Che è tutto dire, non tanto della bassezza dei toni raggiunta da certa politica, ma del clima culturale tutto in cui quella politica si muove e che alimenta. Come diceva ieri un mio amico, la paura vera non è che la Meloni prenda il potere e restauri il regime, le adunate e il saluto romano, ma che un'accelerazione verso un certo tipo di linguaggio possa definitivamente avallare una certa cultura del paese, che già c'era ma che almeno passava per scorretta. Perché il linguaggio politico non è innocuo e in un paese in cui prospera al ribasso, in quello mette fondamenta un certo tipo di società, di cui gli ultimi esemplari, per fare un esempio noto, sono i fratelli Bianchi, che non sono un caso isolato come qualcuno spera, ma sono il risultato emerso di una certa sottocultura, quella che da una parte fa i raduni per strada col saluto romano (folclore), ma quando c'è da picchiare picchia duro. Poi certo, è vero, se la democrazia decreterà che vinca un certo tipo di cultura, allora forse sarà giusto dare spazio anche a quella cultura, se non altro per farci finalmente i conti.

rientro

Poco fa, mentre rientravo, mi sono distratto per guardare un gatto che attraversava la strada e sono quasi stato investito. È stata roba di un attimo e per fortuna mi sono scansato in tempo, ma la cosa straordinaria è stata focalizzare, dopo, cosa ho pensato in quell’attimo in cui ho creduto di finire sotto. La prima cosa riguarda la ragazza cinese del primo piano che per combattere il caldo si mette sul balcone coi piedi in una tinozza d’acqua e io mi sono chiesto se l’acqua era fresca. La seconda cosa chissà che mi dirà Antonello adesso, che poco fa mi aveva detto vieni che ti do un passaggio e io no tranquillo vado a piedi e poi vede che mi mettono sotto. Queste due cose ho pensato subito, e dopo che a Damasco c’è il gelo e chissà dove è sparito il gatto.

sabato 23 luglio 2022

pretty woman

Caro Antonio, non ti nascondo che anche se ti ho detto che volevo soltanto una tua lettura e che per me non era importante, se mi avessi proposto la pubblicazione sarei stata molto più felice. Invece tu, scherzando, mi hai chiesto di sposarti. A quante altre hai detto la stessa cosa questa settimana? Io sognavo un editore, mica un marito che mi mette le corna.

venerdì 22 luglio 2022

qualità

22 luglio 2022, data da ricordare in quanto oggi mio fratello mi ha fatto il primo complimento che si ricordi a memoria d’uomo: ha detto che sono “diplomatico”, cioè incapace di mandare a fanculo le persone. Il che, dal suo punto di vista, è una qualità per quanto molto poco salutare.

perdita

 Una delle esperienze più strane e straordinarie del fare l’editore di poesia è l’esperienza della perdita. In genere molta scrittura scaturisce da quella scintilla, perdi qualcosa e ne scrivi. Nella poesia questa perdita non viene stemperata nella struttura romanzesca, ma spesso è concentrata in diverse cariche esplosive disseminate lungo un testo breve. Dai fuoco alla miccia e il resto è una serie di esplosioni in serie e di ferite. Immagina la vita di un editore che, ad esempio, già sensibile al tema, in autunno dovrebbe pubblicare fra le altre due opere che parlano di perdita, in maniera spesso intima e commovente, entri da una porta nel dolore di una persona, tua simile, tua amica, lo attraversi e quando ne vieni fuori ti tuffi nel dolore di un altro tuo simile, tuo amico, per tirarne fuori un libro. È un continuo percorso nello scavo, in te, in loro, dove la differenza sostanziale fra i due la fa il linguaggio. Ti appigli a quello come a un salvagente, il linguaggio ti impedisce di affondare nell’umano e fraterno dolore. Poi esci dai libri, torni a fare il tuo lavoro, a fare i conti spicci con le entrate, con le uscite, con ciò resta di ogni libro dopo che è stampato e si tramuta in oggetto con un prezzo preciso e delle aspettative di vendita che spesso verranno deluse, ed entri in un nuovo circuito assai più prosaico, un nuovo tipo di perdita o di ammanco che fa rimbombare in terra quello dei libri che ti ostini a pubblicare non si sa più perché. L’editore è un santo. Altro che.

giovedì 21 luglio 2022

il mio lato umano

Autore che vuole pubblicare con me e mi manda la foto di un libro Adelphi. Mi scrive: Li conosci loro? Tu dovresti fare dei libri così, sono più belli dei tuoi. Volevo rispondergli Grazie al cazzo, poi ha prevalso il mio lato umano.

mercoledì 20 luglio 2022

tremore

Non l'avrei mai detto, ma a Draghi, mentre parlava, tremavano le mani. Siete pronti a ricostruire questo patto? chiede. E si sollevano i grugniti dei maiali. In pochi mesi siamo passati dal lecchinaggio pedissequo e servile alla maschia contestazione. Ma sempre in nome di ciò che vogliono davvero gli italiani. Ma non sono loro, sono io, da italiano, che non mi sento più in grado di ricostruire un patto di fiducia con questa classe politica. Sono vecchi, brutti, viscidi, e soprattutto inutili. Speriamo che la natura faccia presto il suo corso.

martedì 19 luglio 2022

esserci per raccontarlo (forse)

Oggi data storica da registrare, l'Inghilterra ha raggiunto i 40 gradi e la Francia i 42, avvicinandosi a quelli delle colonie su cui per decenni hanno imperato. Per dire, nel Sudan di Abdel Wahab queste sono le medie di primavera. Il mondo così fa un altro piccolo passo verso la globalizzazione con l'adeguamento delle temperature, e noi un giorno potremo dire che c'eravamo.

l'uva acerba

Oggi pensavo che quando l'uva non è acerba alla fine è sempre di qualcun altro. Ad esempio ieri sera ho mangiato delle albicocche scampate alla grandinata di qualche giorno fa, e qualcuna era ancora acerba ma dentro quelle mature c'era il verme.

lunedì 18 luglio 2022

l'autore vacanziero

Ecco un autore che mi chiama quattro volte in un giorno (due ore e mezzo perse al telefono) per spiegarmi il suo progetto editoriale, perché vuole assolutamente pubblicare con me, aggiungendo scherzosamente che adora il Salento per venirci a fare le vacanze, quindi se ha l'editore in Puglia possiamo organizzare le presentazioni estive e prendere due piccioni con una fava. Il suo progetto è anche bello, lo dico, ma io alla quarta chiamata gli avevo già messo la croce sopra come molestatore seriale. Questo la settimana scorsa, quando mi saluta dicendo: Allora aspetto tue, Antonio, ci sentiamo presto. Infatti mi richiama oggi: Visto che è passata una settimana ho pensato che avrai già letto. Io sinceramente non ho nemmeno aperto la sua e-mail. Oh, mi dice l'autore, Antonio sia chiaro che io non ho nessuna fretta. Possiamo pubblicare anche fra un anno. L'importante è che me lo dici entro fine luglio.

domenica 17 luglio 2022

macchia

Il mattino dopo ritrovarsi a contemplare una grossa macchia bianca che sta al centro del letto e chiedersi come ci è finita. Annusarla nel dubbio, è dentifricio.

sabato 16 luglio 2022

michele

Michele, come un piccolo Cesare, la mattina si siede in piazza Moro, così prende il sole e saluta tutti quelli che passano sul corso. Mi chiede di rilanciare questo appello che ha già fatto al sindaco: aggiustate come si deve la fontana davanti al comune, perché d'inverno, quando non può uscire, si siede alla finestra e il movimento dell'acqua gli fa compagnia.

ascolta

Ascolta
Come tremano le voci nelle zampe
Della gatta addormentata.
È il sogno disumano dell’esistere.
Ripete senza sosta
Monologo ostinato delle parti
Il solerte cuccù della civetta
Lo strappo della tortora nascosta.

vendere

Come se non bastasse la giornata di ieri, stanotte ho sognato di continuare a vendere libri, così stamattina mi sono svegliato più stanco di quando sono andato a dormire. In un moto di disperazione ho detto quella frase da sfigati che ogni tanto fanno tutti gli scrittori sconsolati: “Ma io il mio lavoro l’ho fatto!” intendendo che il libro l’hanno scritto. Ecco, io il mio lavoro l’ho fatto, nel senso che i libri li ho fatti e li ho persino sognati, adesso sarebbe bello se si vendessero da soli.

venerdì 15 luglio 2022

il gioco delle tre carte

La politica, come il gossip, non dà molte speranze che si possa uscire dalle chiacchiere. È tutto un teatro d'opera con primadonne, intrighi e traditori. Ma il problema non sono Draghi o Conte o Salvini, o Mattarella, il problema è che non c'è nessun altro per sostituirli. Almeno nel gossip per ogni Ilary scaricata spunta fuori una nuova amante, c'è un ricambio continuo di volti prestati al gioco e in questo senso il gossip, che l'ha assorbita, dà più soddisfazioni della politica. Draghi (che fra l'altro voleva fare il presidente e non il primo ministro) va a casa, e poi? Si va, noi, alle elezioni con Berlusconi, Renzi, Meloni, Letta, sempre le stesse facce da trent'anni. E che risolvi facendo il gioco delle tre carte? Cosa hai risolto finora? Nulla. Continui ad avanzare verso il baratro, verso la scena madre in cui, nella migliore tradizione teatrale, ti uccidono o ti suicidi. Però se ne discute sempre tanto e con passione, ci si avvelena e si fanno scommesse, proprio come se si stesse tutti quanti in platea a godersi lo spettacolo dal di fuori, nella speranza che venga fuori un bel colpo di scena a salvarci la serata. Invece, mi sa, non ci sarà nessun altro colpo arrivati a questo punto, e credo che, per chi può, sia proprio arrivata l'ora di cominciare a pensare a dove emigrare in attesa che si sciolgano i ghiacciai.

giovedì 14 luglio 2022

ferragosto

"Ciao Antonio, il 15 agosto volevo organizzare una presentazione del mio libro, mi aiuti?"
"Ma è ferragosto..."
"Vabbé, ma tanto tu mica ci vai al mare."
"Io no, ma il resto del mondo sì. Poi certo, col cambiamento climatico, magari proprio quel giorno piove..."

martedì 12 luglio 2022

un proverbio in cina

Raccolta fondi in piazza contro la violenza sulle donne. Dallo stand mi chiedono una piccola offerta, una monetina. A una moneta ci arrivo, gli dico. Tiro fuori due euro dalla tasca. Non fare il taccagno, scherzano, daccene almeno cinque. Alla faccia della monetina! Ma la causa è importante e ci penso un attimo di troppo. Loro subito rincalzano: Se ce ne dai dieci ti facciamo la tessera. Poi ti chiedi da dove nasce la violenza, dico. E comunque gli lascio la moneta. Fermano uno dopo di me e gli rifilano la stessa solfa. Lui: Sapete cosa dice un proverbio in Cina? Al povero non fa bene l'elemosina, è più utile insegnargli a pescare. Si gira e se ne va.

lunedì 11 luglio 2022

genio

Uno che riesce a vendere all'asta da Christie's la cover di una sua vecchia canzone talmente nota che praticamente la cantano anche i bambini per 1.780.000 dollari, se non è un genio uno così io non so chi lo sia.

siesta

Quel momento in cui ti cala il sonno della ragione e ti abbiocchi sul divano senza generare mostri.

domenica 10 luglio 2022

ninella

Il vecchio filmino del matrimonio dei miei genitori è l’unica traccia rimasta, per pochi secondi, dello sguardo tenace e di un gesto di mia zia Ninella che già vecchia, e con l’ansia di una morte che si sarebbe presentata trent’anni dopo, con una mano si tiene passando al braccio di mio padre e con l’altra, le dita di gesso, fa i corni per allontanare il malocchio.

nuovi ospiti in casa

 

sabato 9 luglio 2022

un sogno allegro

Stanotte ho fatto un sogno allegro. C'erano Piero Ciampi e Curzio Malaparte che dovevano scrivere una canzone insieme. Nel sogno io avevo la faccia di Ugo Tognazzi e venivo chiamato dalla casa discografica per accompagnarli in giro in motorino, rigorosamente rubato a un bambino. Per cercare l'ispirazione, infatti, facevamo un lungo giro in tre sul motorino, ma in una campagna brullissima e su strade tutte in salita, dove si doveva fare la conta per capire chi dovesse scendere e farsela a piedi. Scendeva sempre Ciampi che poi pretendeva gli si offrisse da bere per riprendere fiato. Ogni due chilometri ci fermavano in un bar. Titoli proposti per la canzone: "Io con te sto parlando" e "Ma la testa non ci sta". Finiva coi due che litigavano sulle parole da usare nel testo e si davano grossi spintoni e si insultavano in toscano stretto. Ogni due insulti all'altro partiva una bestemmia gratuita verso Dio. Era così bello che mi sono svegliato ridendo.

giovedì 7 luglio 2022

grandine

Uno degli odori più forti che senti dopo una grandinata come quella di poco fa, se hai un giardino, è qualcosa di simile a quello delle foglie macinate dalle lame dei trituratori. Mi dispiace per chi ha degli alberi, un orto o una vigna e si è perso il raccolto. I pomodori sono andati. L'uva se l'è mangiata la grandine. E c'è stato un momento in cui il rumore era così assordante che davvero io non mi ricordo di averlo mai sentito così, da queste parti. Persino il gatto ha cominciato a piangere e disperarsi in mezzo alla stanza. Chissà i danni per chi vive negli usi del centro storico, che stanno più in basso del livello della strada, con l'acqua che ti entra dentro casa. Peppe mi diceva che negli anni è cambiato anche il suono della pioggia per chi vive lì, ora è più cupo e violento e quando cade (quelle poche volte che cade) fa paura.

piedi

Magari pensano che è una molto cosa sexy e Nouvelle Vague, ma confesso che alla mia veneranda età non ho ancora capito perché le donne quando vanno in macchina si mettono coi piedi sul cruscotto o fuori dal finestrino, senza provare a immaginare che cosa si vede dall’altra parte. Oggi al semaforo, ad esempio, c’era una tipa coi piedi di fuori, con la pianta dei piedi giallognola e l’alluce valgo. Madonna, mi è scappato di dire. E una giovane ragazza che era con me al semaforo mi ha fatto giustamente notare che il problema è tutto mio che penso in chiave di sesso e quindi un’immagine non stereotipata dei piedi non mi piace. Molto di quello che non va nel mondo oggi è colpa del sessismo che ci condiziona tutti, mi ha detto. Sarà anche vero, ma se a una che tieni i piedi fuori dalla macchina in centro togli la sensualità come chiave di lettura, che cosa rimane? La cafonata di una che mette i piedi in faccia ai pedoni?

studiarsela

Autore che mi scrive: Sono solleticato dall’idea di finire in un tuo post, ma allo stesso tempo ho paura di ciò che scriverai. – Mica sono così cattivo. – Peggio, che a uno che fa direttamente lo stronzo gli rispondi Sei uno stronzo, ma a uno come te che gli rispondi? Te la sei studiata bene, maledetto.

mercoledì 6 luglio 2022

ridere

Ieri sera, dopo tanto, abbiamo fatto una serata con le Schegge di Legno. Alternandoci, loro hanno suonato i loro pezzi e io ogni tanto ho letto alcuni testi di altri (Bordini, Brecht, Abdel Wahab Latinos, Ungà, Pedretti, Buttitta e Angiuli) e verso la fine, prima di passare il microfono a Francesco Santoro, ho letto un paio di testi miei da Mal di maggio. Sui miei testi una ragazza ha chiesto: Ma sono poesie o freddure?, intendendo che non le davano l'idea di poesie. Che cos'è una poesia? Non lo so, mi dice la ragazza, ma di sicuro non fa ridere.

mare nostrum

I giornali pubblicano la foto di un ragazzo in mare, venuto dal Togo, che salva un bambino dall’annegamento. Molti dubitano che sia vera. Novelli CSI non li convince la posizione del ragazzo in acqua, il fatto che dall’aspetto non sembri un morto di fame venuto dall’Africa e il grado di umidità della maglietta del bambino, molto sospetto. Poi questo fotografo che fa le foto invece di aiutarlo. Molto sospetto. Li leggo e mi stupisco di tanta sagacia. Io nella foto vedevo solo uno di quei ragazzi in mare, come ce ne sono a migliaia, che lottano per non affogare. Invece loro mi insegnano che il mondo si è talmente complicato che le notizie ormai vanno passate al microscopio, altrimenti i media ci faranno il lavaggio del cervello. Se impari a dubitare, invece, potrai anche arrivare a credere non soltanto che non ci sono morti in mare, ma anche che non c’è nessun mare in cui morire. E che persino tu che leggi non esisti. Proprio come in Matrix.

martedì 5 luglio 2022

irina e lisetta

Renza mi ha appena informato che, dopo Irina, stanotte è scomparsa anche Lisetta. Paolo Del Gaudio mi aveva raccontato che anche se diciamo che è stata Lisetta, venendo a vivere qui, a portare con sé un certo tipo di ambiente artistico/intellettuale, in realtà era stata Irina a portare Lisetta in Puglia. Insomma, sono stupidaggini magari, ma mi consola pensare che dove è andata Irina due giorni fa, adesso Lisetta l'ha seguita. E ancora che tanta ricchezza che ci è stata donata in termini di pensiero e sentimento fosse originata da due donne. Per altro con due bei caratterini. Lisetta l'avevo persa di vista da un sacco di tempo, ma stamattina rivedendo alcune sue lettere molto belle, disegnate a china e con dei timbri, mi sono accorto che c'era una frase che metteva spesso in alto come epigrafe "Accade solo ciò che deve accadere", di Chao-Hsiu Chen. Mi sembra adeguata a questo giorno. Con Irina qualche volta mi sentivo al telefono, si cominciava per parlare di libri e si finiva sempre per parlare di gatti. Lei ne aveva otto, io cinque, ma per consolarmi mi diceva Vedrai che invecchiando aumentano.


 

lunedì 4 luglio 2022

carote e pomodori

La gente quando dico il tempo che ci vuole a fare un libro non mi crede. Ma dai, mi dicevano stasera, che mica lo scrivi tu il libro, che ci vuole a stamparlo? Deve essere il mio karma, ho risposto, perché è come quando mi invitano a cena e ogni volta penso alla perdita di tempo di cucinare, tanto c’è il buon Dio che ti dà le carote e i pomodori, ci possiamo mangiare quelli crudi, che cambia?

domenica 3 luglio 2022

email all'editore

Ciao Antonio, ti ho inviato 4 pessime poesie.
Tuttavia scrivere per me è una esigenza e so che tu le leggerai, per cui se hanno almeno un lettore non sono state scritte a vuoto.
Da un po' di tempo mi sto dedicando alla stesura di un romanzo che spero mi faccia intascare almeno 300 euro di diritti, da investire in una nuova chitarra.
Il mio giro al momento è di circa 150 acquirenti, ma spero sempre che nuovi lettori arrivino per sorprendermi. Speriamo bene, o come dici tu incrociamo i diti........
Ti invierò altre pessime poesie...................

 

sabato 2 luglio 2022

rigidità

Autore che contesta vivacemente le (già pochissime) norme che utilizzo per i nostri libri e mi dice: Dovresti abbandonare questa tua rigidità! – Ma quale rigidità, chiedo, non c'è un solo libro uguale all'altro fra i nostri! – E lui, vedi che sei rigido? Ti ostini a voler fare le cose alla tua maniera. Se le facessi alla mia, il mio libro verrebbe più bello.

venerdì 1 luglio 2022

se non c'erano le parole...

Mia madre che sfoglia i libri delle Pietroline che abbiamo appena fatto e mi dice ammirata: “Sono talmente belli che anche se non c’erano le parole erano belli uguale”. Come spezzare le gambe a uno scrittore con classe innata ed eleganza.

il male

Solo un paio di anni fa in molti fra noi ritenevano che Donald Trump fosse il male. Non in quanto entità soprannaturale o cattivone dei fumetti, ma come massima espressione di tutti gli aspetti peggiori della cultura occidentale – un concentrato di merda purissima – arrivato al massimo grado del potere per far danni. Poi Trump è scomparso con una scenata degna di un film americano – l’assalto al Campidoglio da parte dei suoi barbari – e noi abbiamo tirato un sospiro di sollievo, rimuovendolo dalla nostra memoria, o declassandolo a barzelletta pseudo-berlusconiana, o sostituendolo con un altro cattivone dei fumetti, Joe Biden “il macellaio”. Invece no, per quanto Biden sia il pessimo presidente che è diventato quasi per necessità, al grido di “Dateci tutto, ma non più Trump!”, quest’ultimo resta il vero male. E lo si vede adesso quanto ha lavorato nell’ombra per la diffusione del male, proprio in questi giorni che sta facendo a pezzi il suo stesso paese in attesa di ricandidarsi. Non a caso tutti i giudici ultraconservatori che hanno favorito l’annullamento del diritto di aborto in America erano stati posizionati lì da lui – che poi ha inneggiato Dio, cioè se stesso – così come quelli della Corte Suprema che ieri ha stabilito che l’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa) non può fissare dei limiti alle emissioni di gas serra delle centrali a carbone, annullando di fatto qualsiasi piano di riconversione ecologica per uno dei paesi più inquinanti del mondo, e creando un precedente che avrà un effetto domino per tutti gli altri paesi che non erano favorevoli a cambiare la propria produzione energetica in chiave “green”, mandando di fatto a puttane tutti i bei piani di riconversione ecologica del pianeta.