Stanotte ho fatto un sogno allegro. C'erano Piero Ciampi e Curzio Malaparte che dovevano scrivere una canzone insieme. Nel sogno io avevo la faccia di Ugo Tognazzi e venivo chiamato dalla casa discografica per accompagnarli in giro in motorino, rigorosamente rubato a un bambino. Per cercare l'ispirazione, infatti, facevamo un lungo giro in tre sul motorino, ma in una campagna brullissima e su strade tutte in salita, dove si doveva fare la conta per capire chi dovesse scendere e farsela a piedi. Scendeva sempre Ciampi che poi pretendeva gli si offrisse da bere per riprendere fiato. Ogni due chilometri ci fermavano in un bar. Titoli proposti per la canzone: "Io con te sto parlando" e "Ma la testa non ci sta". Finiva coi due che litigavano sulle parole da usare nel testo e si davano grossi spintoni e si insultavano in toscano stretto. Ogni due insulti all'altro partiva una bestemmia gratuita verso Dio. Era così bello che mi sono svegliato ridendo.
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