giovedì 28 novembre 2013

l'avventurosa avventura di uno che vorrebbe pubblicare libri: giornata tipo

Ore 8.00 circa: appuntamento di lavoro con un tipo che più tardi non può. Passi mezzora ad aspettare il tipo per strada prima di ricevere l'sms "ho avuto un contrattempo, rimandiamo a domani, stessa ora stesso posto".
Dalle 9.00 alle 11.00 circa: torni a casa, apri il pc e trovi la mail piena, come sempre. Ti metti a rispondere alle mail. Perdi molto tempo per discutere via mail con un tipo di un certo preventivo, perché sul preventivo ci sono 20 euro in più rispetto a quanto ci si era detti a voce.
Ore 11 circa: pausa caffè.
Dalle 11.00 alle 12.00 circa: tempo necessario a farsi passare l'incazzatura per il preventivo di stampa di un altro libro, troppo alto rispetto a quello che avevi calcolato. Perdi mezzora solo per rivedere tutto e trovare eventuali errori. Eventuale ipotesi: il prezzo della carta ha raggiunto sul mercato quello dell'oro.
Ore 12.00 circa: dovresti scrivere le note di copertina di un libro, ma a questo punto sei troppo stanco per concentrarti, così decidi di rimandare al pomeriggio e di dedicare il resto della mattina all'aggiornamento del sito. Ti mancano però dei dati necessari e non puoi fare che una piccola parte del lavoro. Bestemmi fra i denti.
Ore. 12.30 circa: ti chiama il tipo delle 8.00 che si è liberato per il primo pomeriggio e chiede se ci si può vedere ma verso le 15.00, non più tardi, per parlare del progetto importantissimo della mattina.
Alle 13.00 circa ti rendi conto che manca poco all'ora di pranzo e di libri ancora non si è vista nemmeno l'ombra.

sabato 23 novembre 2013

le previsioni

Le previsioni dicono pioverà
sul nostro tavolo a lungo
mentre seduti accanto siamo
senza toccarci. Tu sfili una scarpa
in silenzio con leggerezza
che invidio. Affetti omelette.
Perché mi chiedi perché
su tutto l’aceto balsamico?
Per nascondere il vuoto al palato
perché neppure le uova ormai
ci dicono più nulla di noi.

domenica 17 novembre 2013

sabato 16 novembre 2013

dignità e matte risate



Per quanto sia indifendibile a più livelli, è difficile per un non pugliese riuscire a capire il profondo senso di tradimento che qui si prova per il comportamento di Nichi Vendola. Non riguarda l’essere o meno di sinistra, o anche quello certo, ma soprattutto Vendola per molti di noi (della mia generazione almeno) era la speranza di qualcosa di piccolo ma integro, qualcosa che aveva a che fare, una volta tanto, con le idee e con i sentimenti, prima ancora che con gli interessi di qualcuno e col cinismo sterile di tanti altri.
Persino di fronte agli scandali che di volta in volta sono venuti fuori negli ultimi anni, c’era ancora il dubbio che oltre gli errori politici e le brutte figure si potesse ancora trovare, quasi intatta, quella coerenza intima, profonda, dell'uomo. Invece, la risata quasi imbarazzata, untuosa, che abbiamo ascoltato nelle ultime ore, da lui non ce la saremmo mai aspettata e a molti di noi ha fatto male.
È vero, le cose sono sempre più complesse di come sembrano, tutti hanno diritto a difendersi, ma quella risata, più ancora di ciò che è stato detto, ha scavato un solco profondo, una ferita non rimarginabile.
Cade Vendola, sepolto sotto la sua stessa risata, e con lui vengono meno, ed è assai peggio, molte delle energie migliori che, bene o male, era riuscito a tirarsi dietro nella sua corsa. Perché, e questo va ricordato, Nichi Vendola non è (stato) semplicemente, come in molti ora sostengono per delegittimarlo, un uomo politico come tanti, è stato un simbolo, un leader, e anche per questo il danno è ancora più grave.
Speriamo davvero che si dimetta. Lo deve alla dignità di chi lo ha votato e difeso, almeno quanto alla sua.

martedì 12 novembre 2013

la mia storia



Ho appena concluso il libro che ho scritto per mio nonno. Titolo: Rivelazione. Due anni di lavoro più gli ultimi quattro mesi di revisioni. In verità non cambia molto rispetto al mio solito stile, e praticamente ogni singolo testo è stato già pubblicato su questo blog. Posso dire che ci ho messo più cuore che ho potuto.
Se a qualcuno va di leggerlo mi può contattare anche in privato e gli mando una copia in pdf, così mi dice che ne pensa e se vale la pena di sbattersi per pubblicarlo e soprattutto di proporlo in giro.

domenica 10 novembre 2013

crepano i poeti nel silenzio...

Crepano i poeti nel silenzio
nessuno mai userà per loro
“i migliori se ne vanno”
parole che sgorgano sentite
dal profondo e si innalzano
al ricordo dal cuore. Lo sanno
i poeti perciò scrivono epitaffi
riciclano il fuoco dei fogli.

sabato 9 novembre 2013

mai scrivere d’amore

Dicono che un poeta non dovrebbe
mai scrivere d’amore. Non oggi
almeno, che piove, che la crisi
ci uccide nelle strade. È chiaro
che la mia non è poesia d’amore.
È solo la mia mancanza
ogni giorno d’una tua parte.

(Alessandro Canzian)

Alessandro Canzian vive a Maniago (Pordenone), ha la mia età, e già da alcuni anni ha fatto la scelta che sto facendo io in questi mesi, di dedicarsi alla poesia non solo nella scrittura ma anche attraverso la pubblicazione degli altri: è infatti il proprietario della Samuele Editore, Samuele dal nome di suo figlio. L'impegno che mette nella promozione della poesia e dei suoi autori è enorme ed ammirevole, e spesso i suoi rapporti editoriali si trasfmormano in vera amicizia. In una serie di foto che ho pubblicato un po' di tempo fa su alcuni autori conosciuti quando sono salito in Carnia per un festival di poesia lui manca. Era troppo schivo per posare.
Oggi pubblico questa poesia, e linko QUI la pagina del suo blog da cui è presa e che contiene una serie di versi nello stesso mood. Chi mi conosce e ha letto il mio Viva Catullo immaginerà facilmente che non potevo restarne insensibile.

sabato 2 novembre 2013

lou reed e l'amore - anime in fuga

Due canzoni proposte in uno scambio fra due diversi autori, all’insegna dell’amicizia e del rispetto reciproco.
La prima, The power of the heart, scritta da Lou Reed nel 2008, viene reincisa nel 2010 da Peter Gabriel in un suo album di cover, Scratch my back. È un pezzo in cui, come ha acutamente osservato Paolo Vites su questo blog (QUI), Lou sembra voler ripercorrere le strade battute di Bob Dylan nel periodo Nashville Skyline, cioè di una rigenerazione del cuore attraverso il rinnovato contatto con il mondo campestre. Quest’idea, ancor più che nell’onirica versione di Reed, è evidente in quella più classica, orchestrale che ne fa Peter Gabriel, che non per nulla si accrediterà il plauso del suo autore.



Nel 2011 Lou Reed ricambia il favore a Gabriel incidendo una cover di uno dei suoi primi singoli, Solsbury Hill (QUI per sentirla). Il pezzo, scritto da Peter Gabriel subito dopo che aveva lasciato i Genesis è l’autoritratto di un uomo al bivio della vita, ma che vive però questa scelta in maniera positiva, costruttiva ed energica, per quanto vagamente malinconica. Viene riletto da Reed in chiave chitarristica e rimane una delle ultime e più convincenti registrazioni, pregno com’è di un alone ultraterreno, molto più notturno e inquieto dell’originale. In tutto e per tutto è il disco di un uomo che guarda alla sera che avanza ma non pensa al nuovo mattino, piuttosto al buio che di lì a poco pervaderà il cielo.



Un bell’articolo in proposito è stato scritto da Claudio Todesco e lo trovate QUI.

passa il corteo

venerdì 1 novembre 2013

lou reed e l'amore - laurie

PER LOU REED

Ai nostri vicini:
Che autunno meraviglioso! Tutto luccica e splende come oro e tutta quell'incredibile morbida luce. L'acqua ci circonda.
Lou e io abbiamo passato molto tempo qui negli ultimi anni, e anche se siamo gente di città questa è la nostra casa spirituale.
La settimana scorsa avevo promesso a Lou di portarlo fuori dall'ospedale per tornare a casa, a Springs. E l'abbiamo fatto!
Lou era un maestro di tai chi e ha passato i suoi ultimi giorni qui, felice, abbagliato dalla bellezza, e dalla forza, e dalla dolcezza della natura. È morto domenica mattina guardando gli alberi e facendo la famosa posizione 21 del tai chi, con le sue mani da musicista che si muovevano nell'aria.
Lou era un principe e un combattente e so che le sue canzoni sul dolore e la bellezza del mondo riempiranno molta gente dell'incredibile gioia che aveva per la vita. Lunga vita alla bellezza che scende, attraversa e si impadronisce di tutti noi.

Laurie Anderson
moglie innamorata e amica eterna