sabato 2 novembre 2013

lou reed e l'amore - anime in fuga

Due canzoni proposte in uno scambio fra due diversi autori, all’insegna dell’amicizia e del rispetto reciproco.
La prima, The power of the heart, scritta da Lou Reed nel 2008, viene reincisa nel 2010 da Peter Gabriel in un suo album di cover, Scratch my back. È un pezzo in cui, come ha acutamente osservato Paolo Vites su questo blog (QUI), Lou sembra voler ripercorrere le strade battute di Bob Dylan nel periodo Nashville Skyline, cioè di una rigenerazione del cuore attraverso il rinnovato contatto con il mondo campestre. Quest’idea, ancor più che nell’onirica versione di Reed, è evidente in quella più classica, orchestrale che ne fa Peter Gabriel, che non per nulla si accrediterà il plauso del suo autore.



Nel 2011 Lou Reed ricambia il favore a Gabriel incidendo una cover di uno dei suoi primi singoli, Solsbury Hill (QUI per sentirla). Il pezzo, scritto da Peter Gabriel subito dopo che aveva lasciato i Genesis è l’autoritratto di un uomo al bivio della vita, ma che vive però questa scelta in maniera positiva, costruttiva ed energica, per quanto vagamente malinconica. Viene riletto da Reed in chiave chitarristica e rimane una delle ultime e più convincenti registrazioni, pregno com’è di un alone ultraterreno, molto più notturno e inquieto dell’originale. In tutto e per tutto è il disco di un uomo che guarda alla sera che avanza ma non pensa al nuovo mattino, piuttosto al buio che di lì a poco pervaderà il cielo.



Un bell’articolo in proposito è stato scritto da Claudio Todesco e lo trovate QUI.

2 commenti:

amanda ha detto...

splendida

Tita ha detto...

"Sadly now your thoughts turn to the stars
Where we have gone you know you never can go.
Watcher of the skies watcher of all
This is your fate alone, this fate is your own."

http://youtu.be/bETFh4eRdM8