Ieri parlavo con un Anna, un'amica che ha avuto problemi molto simili ai miei, e parlando con lei mi è venuto in mente quando alcuni mesi fa avevo preso la decisione di chiudere o mettere da parte il progetto editoriale per dedicarmi a qualcosa di nuovo che mi ridesse un po’ di entusiasmo e che non mi creasse sempre affanni economici che mi fanno spesso sentire come un trampoliere con le vertigini. Poi mio padre si è ammalato e non avendo più tempo libero ed energie da dedicare ad altro ho lasciato perdere e fra alti e bassi sono rimasto dov’ero, abbassando il tiro in base alle mie possibilità. L’attività editoriale ha cominciato così per me a sovrapporsi all’idea di un corpo malato: editoria e malattia coincidono nella mia vita, hanno lo stesso peso, ed ecco che spesso mi sento come Zeno Cosini, uno che non potendo curare il corpo lo racconta nelle sue devianze con tutta l’ironia di cui è capace, nell’attesa della grande esplosione che distruggendolo darà la possibilità alla vita di ripresentarsi sul terreno bruciato. Il bello, pensavo ieri, è che tutto questo non è necessariamente la verità sull’editoria, ma solo una sua piccola parte, la mia storia in mezzo alle altre. Altri ancora avranno storie completamente diverse da raccontare in cui vincono la salute e la vita. Persone come Giovanni Turi o Elena Zuccaccia che conosco da prima ancora che diventassero editori e nelle cui storie vedo spesso delle varianti alla mia, o come Andrea Cati che è diventato papà di recente, e soprattutto Alessandro Canzian che ha creato la Samuele Editore quando è nato suo figlio Samuele e in quel caso la casa editrice e il figlio hanno lo stesso nome, coincidono, e quella che emerge è l’idea di un corpo solo e vitale che possa superare il padre. In questo un po’ li invidio, perché non avendo figli né eredi a un certo punto tutto ciò che ho fatto finirà con me, un po’ come è successo a Fabrizio Bianchi che per fortuna aveva dei buoni amici che ancora se lo ricordano. Non è una cosa scontata. E infatti, come mi diceva ieri Anna, una volta che sarà finita la malattia tutto ciò che ti rimarrà saranno gli amici. Aggràppati a loro.
Tonio Rasputin
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
domenica 12 marzo 2023
sabato 11 marzo 2023
la vita triste
Mi chiama Mimmo dalla panchina dove siede tutti i giorni davanti al Comune. – Antò, ho avuto un’idea, tu che sei poeta devi scrivere un libro sulla mia vita. Ho già il titolo: La vita maledetta di Mimmo Maffei. – La vita maledetta? – Hai ragione, può essere che le persone si spaventano. Allora scrivi: La vita triste di Mimmo Maffei. – La vita triste mi piace, è romantico. – Mi raccomando, sotto il titolo devi mettere: regia di Mimmo Maffei. – Regia? – Antò, è un libro che deve diventare un film, se no non li facciamo i soldi. – E la regia la fai tu? – No, io non sono capace, ma meglio se lo scriviamo prima, ancora ci rubano l’idea.
collana
Stanotte
ho sognato che una grossa casa editrice mi offriva di dirigere una
nuova collana chiamata "Gli scocchiati", cioè quelli che non si
accocchiano più col mercato editoriale. Chi meglio di me? Tutti mi
dicevano che con un nome così la collana non sarebbe andata da nessuna
parte, invece venivamo sommersi dalle proposte. Questo perché in ogni
scocchiato che si rispetti, anche nel più risentito, c'è sempre un
piccolo figlio prodigo che sogna l'abbraccio del mercato che gli spalanca le porte di casa e si scusa per non averlo capito prima.
venerdì 10 marzo 2023
pesce d'aprile a marzo
Il tipografo mi ha appena detto che dal 1° aprile si prevede un nuovo aumento del costo della carta. Gli ho chiesto se è uno scherzo da 1° aprile anticipato. Lui mi ha risposto vedrai come riderai dopo.
fotogenia
Giornalista che mi chiama per chiedermi se può usare una mia foto col libro di un altro che ha trovato sui social perché mi dice che sono fotogenico quindi rendiamo più accattivante il pezzo. Sono un bookstagrammer nato e non ho nemmeno le tette.
lino
Uno degli aspetti belli della mia vita in paese sono questi matti creativi che mi circondano e che ho la fortuna di conoscere, matti come Lino Montanaro che ogni volta che lo incontri è capace di tirarti fuori da una altre dieci idee, prende la matita e comincia a moltiplicarle alla vecchia maniera, disegnando, ne ha così tante che spesso non riesce a concluderne una ma va bene, perché sorride con un entusiasmo che è sincero, non ti chiede mai nulla in cambio, anzi in genere (proprio come spesso succede a me) nove volte su dieci ci rimette lui.
nemico
giovedì 9 marzo 2023
titolo
Alla fine, io che predico bene e razzolo male, ho fatto come tutti e durante il lockdown ho scritto un romanzetto che però mi sono tenuto nel cassetto e fino a oggi l'ho fatto leggere solo a un paio di amici. Questo anche perché non aveva un titolo adeguato e un libro senza titolo è un libro a metà. Poi l'altra notte ne ho sognato uno che mi piace molto e mi sembra perfetto: IL POETA È UN CORPO PIENO DI FANTASMI / È L’ALTRA METÀ DEL PORCO. – L'ho detto a un amico che mi fa: Antò, è un titolo talmente bello che butterei via il resto e pubblicherei solo questo. – Decisamente la mia avventura editoriale nel campo del romanzo non comincia col piede giusto.
mercoledì 8 marzo 2023
giornalino
Cliente che ti contesta tutte le decisioni grafiche prese sul suo libro dicendoti: Antò fidati di me, io non per vantarmi ma sono vent'anni che impagino il giornalino della parrocchia. Qualcosa ne capisco. – Mannaggia a Gesù! – Antò, non bestemmiare!
cernita
Autore che mi manda una email di proposta con allegati 115 file con 115 poesie, una per file, e mi scrive: Gentile editore, voglio fare un libro perfetto composto da 100 poesie, ma come tanti prima di me non sono capace di scegliere fra le mie creature. Ho bisogno dello sguardo imparziale di un altro che legga e scarti le 15 poesie meno valide. – Va bene, gli dico, ma non poteva metterle tutte su un unico file? – Risposta: Ma poi come avrebbe fatto a separare le meno valide dalle altre?
martedì 7 marzo 2023
poveracci
Mi arriva il bando di un concorso con tassa di iscrizione per le varie sezioni, e fin qui tutto nella norma, quando a un certo punto trovo scritto NO CONTANTI - NO ASSEGNI. Mi sono chiesto se veramente ci sono autori che mandano gli assegni da 10/20 euro per iscriversi ai concorsi. Uno crede di no, ma se lo scrivono da qualche parte un precedente ci sarà stato. Mi sono immaginato le decine di poeti che mandano i loro assegni scoperti per entrare... poveracci!
sogno volgare
Nel sogno di stanotte vincevo un importante premio di poesia con un lungo componimento in rima chiamato "La bernardona". Il quale ispirava un artista del luogo a realizzare una grossa opera a tema su via Alberobello, nel punto in cui si allaga sempre quando piove: con un complesso meccanismo idraulico la bernardona bagnandosi si spalancava e risucchiava le acque piovane. Venivano pure dal Giappone per fotografarla, dicendo che era un mix fra Felini e la Fenech, definendola un'opera oscena ma perlomeno necessaria, visto che bonificava la strada. Però la mia ragazza nel sogno (anche se aveva qualche anno più di me, quindi non era proprio una ragazza) a quella vista mi lasciava per la vergogna. Antonello, commentando la notizia, scriveva: "N'à passè chiese anguore" (Ne deve visitare chiese ancora). Tutto molto volgare, ma nel sogno c'era almeno un bel tramonto giallo sulla fine.
domenica 5 marzo 2023
schizofrenia
La prova più evidente della schizofrenia politica americana per me resta Donald Trump che mentre aspetta di essere processato per vari reati contro il sistema democratico americano, non ultimo l'assalto dei barbari a Capitol Hill, va in campagna elettorale e dice di essere l'unico che può salvare il mondo. Gli elettori americani, stando ai sondaggi, da una parte sono consapevoli che è un bugiardo patentato, dall'altra rinconfermebbero il voto. Trump dice dal palco: Posso far finire questa guerra in un un giorno, perché Putin è amico mio. Lo ha detto lui. Applaudito. Quindi da una parte c'è la Nato che secondo alcuni sta fomentando la guerra contro la Russia per interessi americani in Europa, dall'altra c'è Trump che va "in direzione ostinata e contraria" perché è amico di Putin e può far finire la guerra in un paio d'ore: chiude il rubinetto delle armi (come ha già fatto in Afghanistan), consegna l'Ucraina alla Russia per mettere pace e da domani si pensa a fare lo sgambetto alla Cina. Lo ha detto lui. Applaudito. Ecco che il mondo ancora una volta è salvo, ma non in pace, soltanto ancora un po' svenduto e in attesa del prossimo capriccio del pazzo di turno.
firmato mario
È bello pubblicare anche per vedere cosa pensa la gente del tuo libro. Leggo i commenti a un post dove si rilancia una recensione a “Mal di maggio”. Uno condivide le foto delle poesie del suo libro. Un’altra, “poeta, scrittrice, critica letteraria” (dal suo profilo) fa una battuta ironica sul titolo della mia raccolta, che non ha letto. Un terzo fa un commento lunghissimo e di difficile comprensione per dire che, anche se non sa di che parla il libro, da ciò che ha captato dall’articolo deve essere molto bello. È sottinteso che non lo comprerà. Il quarto mi dice che le mie sono un sacco di stronzate, che dovrei tornare a studiare e leggere i libri invece di scriverli, perché presto diventerò cenere e qui o sei Dante oppure è meglio se taci. Firmato Mario.
sabato 4 marzo 2023
amuleto
Da un po’ di tempo a mio padre ha preso questa strana fissazione di chiedermi di fotografare casa, tutta la casa, presa intera dall’esterno, alberi compresi. Porta in avanti le dita e mentre mi sorride scuote l’indice per mimare lo scatto. Poi vuole che la stampi per portarsela dietro e mostrarla fiero in giro. Specie coi dottori, quando andiamo all’ospedale dove nessuno lo conosce ed è un anonimo come qualsiasi altro che deve confrontarsi col dolore e la fragilità del corpo, per lui quello scatto è come uno scudo, un tesoro, un amuleto, una testimonianza che anche se un giorno morirà ha costruito questa casa solida che ha tirato su con le sue sole mani, il suo lavoro, ed è qualcosa che ha la forma del suo pensiero e delle sue braccia, che lo supererà nel tempo, qualcosa che resiste al tempo da lasciare ai figli, che è molto più di quanto mio nonno ha lasciato a lui.
lavanderia a gettoni
Non potendosi permettere di meglio, mio cugino Berto ha preso un monolocale in cui è andato a vivere con la sua compagna e la loro bambina, infilandosi senza troppi rimpianti in una nuova vita, tutta lavoro e famiglia che lo stordisce e lo riempie di una leggera euforia alla quale non sa abituarsi, ma nemmeno rinunciare. Ne esce ogni tanto di sera, quando va a fare il bucato nella lavanderia a gettoni lì vicino, rifugiandosi nel confortevole frastuono delle lavatrici che lo isola dai rumori del mondo. Ci va sempre da solo, dopo cena, quando dalle finestre arriva attutito il ronzio delle tv accese e c’è meno possibilità di incontrare qualcuno con cui fermarsi a parlare. Carica i panni nel cestello, e mentre aspetta che il lavaggio finisca si mette in un angolo illuminato dal neon, tira fuori dalla memoria uno dei libri ingialliti lasciati nella casa dei suoi, e ne legge lentamente qualche pagina, pochi versi, che riassapora come se fosse la prima volta.
ossessione ecologica
venerdì 3 marzo 2023
iato
giovedì 2 marzo 2023
comunicazione
Ragazza
carinissima che seguo su IG. Le faccio spudoratamente i complimenti per
provarci, ma dev’esserci qualche problema di comunicazione fra di noi.
Ad esempio oggi le scrivo, sbavando con eleganza su una sua posa in
lingerie, che mi piacciono le sue foto perché fa sempre bene un po’ di
sana bellezza. Lei mi risponde: Ti ringrazio, finora nessuno mi ha mai
detto che sono sana.
calendario
Libraia che mi chiama esasperata per dirmi che c'è questo mio autore che la sta ossessionando per ottenere una presentazione da lei e mi chiede se posso quietarlo. Mi dice il nome, non lo conosco. – Ma sei sicura che è mio? – Mi ha detto Pietre Vive! – Controllo nella posta e in effetti c'è una email di questo autore che si propone dicendomi che il suo sarà un libro di successo, infatti non è ancora uscito ma ha già un fitto calendario di presentazioni da fare.