Visualizzazione post con etichetta finale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta finale. Mostra tutti i post

lunedì 18 novembre 2024

la finestra

Ci sono interi film che non valgono il finale de Gli anni ruggenti di Luigi Zampa, opera che il regista (più celebre per le commedie con Alberto Sordi che per i suoi film di impegno civile scritti con Brancati) amava particolarmente. All'epoca della sua uscita venne sottovalutato. Il film è un riadattamento italiano di un testo teatrale di Gogol, L'ispettore generale, ambientato nel Suditalia fascista (fra Ostuni e Matera con una toccata ad Alberobello). Il finale della pellicola, però, è originale e tinge tutta l'opera di un senso di mestizia e di poesia.

 

domenica 29 settembre 2024

tulip

TULIP, di Dashiell Hammett, è il suo ultimo postumo romanzo, incompiuto, pubblicato nel 1966 a cinque anni dalla morte. Ha qualcosa di certe storie di Hemingway, impostato come un lungo dialogo fra lo stesso Hammett, ormai stanco della vita, e un vecchio “compagno” di guerra. Nella sua non finitezza, invece di essere monco, ha la particolarità di avere due possibili finali, lasciati aperti, fra i quali Hammett non ebbe il modo, il tempo o la forza di scegliere. Uno era meno conciliante e finiva molto male. L’altro, che mi piace di più, si chiudeva con questa battuta: “If you are tired you ought to rest, I think, and not try to fool yourself and your customers with colored bubbles”, ovvero “Se sei stanco dovresti riposare, credo, e non cercare di ingannare te stesso e i tuoi clienti con bolle colorate”. Certi giorni la sento molto mia.

mercoledì 5 giugno 2024

le mani di orlac

Fotogramma finale di Le mani dell'altro, ovvero Le mani di Orlac, titolo italiano di Orlacs Hände, horror del 1924 di Robert Wiene, già autore del Gabinetto del dr. Caligari, che sarebbe di sicuro piaciuto a Kafka, le atmosfere oniriche e claustrofobiche almeno sono le sue, e c'è persino l'assassinio del padre avaro di cui viene accusato Orlac. Un artista in un incidente ferroviario perde le mani e gliene vengono trapiantate delle altre da un morto (un assassino) che si ribellano contro di lui facendolo quasi impazzire. Da notare come il nome del protagonista richiami quello del conte Orlok, protagonista di Nosferatu di Murnau, girato due anni prima.