oggi mi scateni gli amarcord, antonio. quel paniere di chiocciole... quando era piovuto, mio padre andava in campagna e tornava con buste intere di lumache, che poi lasciava in un pentolone insieme alla farina perché spurgassero. in dialetto, le più piccole erano "i ciambrachelle", le più grandi "i ciambracune". "ciammarughe" era il termine generico. poi venivano lavate e stufate, e si mangiavano in due modi: in bianco, con la menta, oppure cotte nel pomodoro. bisognava armarsi di stuzzicadenti, infilzare il piccolo corpicino rattrappito, estrarlo dal guscio e con i denti morderlo per strappare via le budella, che rimanevano in mano come una piccola spirale nera e molliccia. a volte nell'agonia la chiocciola si era rintanata in fondo in fondo, e allora si spaccava il guscio per estrarla. mia moglie non ha mai voluto assaggiarle.
13 commenti:
Voglio il tuo giardino.
Queste tra le foto di oggetti sono le migliori..
bellissime ! Ma oltre il giardino (?)
sciù: è tuo! :D
ale: 'mbriacona... :P
giardigno: il buio oltre la siepe. ;)
i limoni....
che voglia di caldo.
detto da me poi...
love, mod
la prima è un po' inquietante: l'albero cannibale ha inghiottito il giardiniere?
mod beh, ma tu sei già calda di tuo ;)
sergio, sai che non l'avevo proprio vista da questo punto di vista? ;D
comunque quelle bottiglie rovesciate mi fanno tornare in mente la salsa fatta in casa dai miei nonni.
oh beh, lo scopo è sempre quello ;)
oggi mi scateni gli amarcord, antonio.
quel paniere di chiocciole...
quando era piovuto, mio padre andava in campagna e tornava con buste intere di lumache, che poi lasciava in un pentolone insieme alla farina perché spurgassero.
in dialetto, le più piccole erano "i ciambrachelle", le più grandi "i ciambracune". "ciammarughe" era il termine generico.
poi venivano lavate e stufate, e si mangiavano in due modi: in bianco, con la menta, oppure cotte nel pomodoro.
bisognava armarsi di stuzzicadenti, infilzare il piccolo corpicino rattrappito, estrarlo dal guscio e con i denti morderlo per strappare via le budella, che rimanevano in mano come una piccola spirale nera e molliccia.
a volte nell'agonia la chiocciola si era rintanata in fondo in fondo, e allora si spaccava il guscio per estrarla.
mia moglie non ha mai voluto assaggiarle.
sempre fascinoso il puro realismo. l'angolo del tavolo è bellissimo e bellissima è la foto!
ciao simona
che ha il gatto?
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