Non più soldati, Ungà, ma reduci
tornando a casa stanchi
accartocciati, doloranti
facchini o camerieri, giornalai
senza coraggio o l’allegria
di una nuova traversata.
Soldati a corto di cordiale, dunque
ci basta il cambio del pigiama
per sognare un’altra vita, una
nuova identità d’insetti,
scarafaggi che divorano la rosa
e le succhiano bellezza dal midollo.
4 commenti:
eh, neanche la poesia è più quella di una volta...
;-)
maronna che giornatina!
triste triste
troppo triste è questa sera,
questa sera, lunga sera.
ho trovato
una nave che salpava
ed ho chiesto dove andava.
nel porto delle illusioni,
mi disse quel capitano.
terra terra
forse cerco una chimera
questa sera eterna sera...
(piero ciampi)
Cme sempre adoro leggerti! Triste o no che sia! ;) passa da me, ci sono novità da commentare.
Un bacio.
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