venerdì 16 ottobre 2009

pensiero ospedaliero

Lunedì sera una ragazza con cui ogni tanto mi scrivo mi ha consigliato, per cercare di migliorare il mio punto di vista su questo periodo nero, di cercar di fare il classico gioco del pensapositivo, insomma di provare a individuare nella mia giornata le piccole cose buone che la rendono migliore. Ho pensato che non ci fosse niente di male a provarci, così ecco cosa ho scovato oggi.

Cose belle del mio 16 ottobre:

1.Trovare il senso della vite grazie a una trottola;
2.Scoprire che io e mio nonno abbiamo lo stesso gusto in fatto di donne. Infatti in momenti diversi ci abbiamo provato entrambi con la stessa tirocinante;
3.Guidare una carrozzina in giro per l’ospedale, cosa che non è mica facile come sembra: rischi continuamente di mettere sotto qualcuno (due vittime a mio carico solo stamattina);
4.Cantare a squarciagola con Ciccio del letto accanto, all’ora di pranzo, “Viva le cozze, le cozze e il parmigiano!”, quando gli hanno servito quell’insulsa porzione di pastasciutta senza sugo perché è diabetico, e beh forse sarà stupido ma lo stesso Vive la Revolucion!



A parte questo, tutto va male.

5 commenti:

Daniela Gentile ha detto...

5. Daniela mi vuole bene.

ps. questo punto non ha data. vale sempre. tutti i giorni.


:-)

lillo ha detto...

:)

sergio pasquandrea ha detto...

6. hai ricominciato a scrivere.

lillo ha detto...

già.

marian. ha detto...

già che ci hai pensato in ospedale è L'IMPULSO a reagire!