Quali labbra le mie labbra hanno baciato e dove e perché
io l’ho dimenticato, così su quali braccia si posava
la mia testa fino all’alba. Ma la pioggia stanotte
è piena di fantasmi, che battono e singhiozzano
sul vetro e aspettano risposta,
e nel mio cuore s’agita una tacita pena
per tutti i ragazzi dimenticati e che mai più
torneranno a mezzanotte da me, imploranti.
Così come in inverno sta l’albero solitario
e non sa quanti uccelli son svaniti uno per uno
e sa solo che i suoi rami sono adesso silenziosi:
io così non so dire quanti amori son passati
so solo che l’estate ha cantato in me
per poco, e che ora in me non canta più.
1 commento:
tornerà a cantare Lilluzzo paturnioso
Posta un commento