A tutto applicavamo
la nostra speciale parola
che fosse un’esclamazione, il nome
di un amico oppure di un paese
fantastico che fungesse da amuleto
e filtrasse per noi
quel che non puoi dire
il nocciolo delle cose ben protetto
da una scorza di realtà.
Tu più velocemente, piena d’ansia
d’arrivare ed io a rilento
perché pigro e per di più goloso
scavavamo in quel frutto ottobrino
con le nostre parole casuali
ridotti a poco forse ma felici
piccoli vermi ungarettiani.
3 commenti:
periodo fecondo!
sto scrivendo una suite :)
fecondo fa rima con macondo, e lillo fa rima con mirtillo
Posta un commento