martedì 6 maggio 2014

lega libera sud. matteo salvini a locorotondo

A un certo punto ieri sera a Locorotondo sono arrivati dei "bravi ragazzi urlanti" dei Centri Sociali, con lo striscione "SIAMO TUTTI CLANDESTINI"...
Ma cosa vuol dire???
Da sabato si può cominciare a firmare per il Referendum leghista "CLANDESTINO È REATO". Siete pronti?!?

(Matteo Salvini, dalla sua pagina FB)

Foto di Alfredo Neglia

CARO MATTEO SALVINI,
quello che evidentemente non riesce a capire è come non bastava venire qui a propinarci le sue idee contro l'euro o l'Europa, per quanto buone o condivisibili possano essere queste idee. Non bastano le alleanze di comodo o i compromessi volti a un fine politico comune, per quanto come lei stesso ben sa, noi italiani siamo avvezzi al compromesso. No, è qualcosa di più, è l'atteggiamento da buon maestro, da conquistador venuto a liberare il popolo dei selvaggi dalle loro superstizioni.
Caro Salvini, lei ci chiede oggi cosa significa "Siamo tutti clandestini". Io le chiedo, invece: che significa "Lega salva Sud"? Salva da chi? Da cosa? Da se stesso? Dalla cattiva politica di cui lei stesso è stato connivente per anni?
Oppure, commentando sempre sulla sua pagina Fb, "Taranto è bellissima!", quasi come fosse un turista arrivato qui per la prima volta! Ma davvero lei scopre Taranto solo ora? Ma davvero questa è la prima volta che si interessa a questa città? Nemmeno dopo tutti i servizi televisivi? Nemmeno dopo tutti gli anni di Governo in cui delle sorti di Taranto si è discusso? Davvero questa è la prima volta che si accorge che Taranto sarebbe bella se venisse gestita meglio?
Signor Salvini, non mi metto nemmeno a dubitare del tentativo di allargare i suoi orizzonti, finalmente, ma noi Taranto ce la viviamo tutti i giorni. Noi, che Taranto è bella, lo sappiamo; e a lei e a quelli che con lei non hanno fatto nulla, anzi, ci hanno remato contro, dandoci dei ladri o dei parassiti, abbiamo anche chiesto aiuto.
Non ho nulla contro di lei come persona, ma il rispetto politico che ora ci chiede doveva conquistarselo un po' prima di ieri, coi fatti, quando aveva il potere di agire, quando poteva prendere il suo stupido aereo e venire a Taranto, darsi da fare un po' di più. Non sputarci in faccia.
Non bastano, adesso, due sorrisi e una cartolina del lungomare assolato a cambiare anni di silenzio e di fastidio. Se poi non capisce nemmeno questo, si vede che c'era ben poco da salvare.

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