L’ultimo contatto il più vero
con mio nonno il giorno
per terrore dal letto di cadere
che m’ha afferrato stretto un dito
e nel suo corpo fragile già
vuoto carcame consunto
per meglio essere leggero manovrabile
inutilmente pronto al volo
prima di riappisolarsi dunque ricadere
in un silenzio rantolato
mi ha detto “stai male” (anche tu! anche tu!)
mentre la pelle mi s’arrizzava
in tutta quella luce azzurrina
e senza uscita.
6 commenti:
se ne è andato?
ti abbraccio Lilluzzino
no no, resiste imperterrito e dolorante in una sorta di limbo senza uscita!
povero nonno
Ma la poesia è bellissima
pronto al volo, con lo scheletro di un cardellino.
bella lillo.
grazie lievito..
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