Mio fratello lavora in una piccola azienda che produce dolci, taralli, biscotti, in quelle piccole confezioni a colori che trovate negli ipermercati a buon prezzo e con un sapore decente. L’azienda è in Puglia ma molti dei loro prodotti finiscono nelle grandi catene di negozi del Nord, e io mi immagino sempre questi enormi camion che ogni mattina prelevano dalla sua azienda enormi scatoloni carichi di biscotti e attraversano l’Italia per rifornire quei negozi.
La settimana scorsa pranzavo con mio fratello e lui mi diceva che la sua azienda stava modificando alcune cose nella produzione dei biscotti, su indicazione degli ipermercati che acquistavano la roba per rivenderla al dettaglio. La produzione dei biscotti al limone ad esempio, anche se buonissimi, è stata sospesa perché costavano troppo e non li acquistava nessuno. Mentre quella dei biscotti alle mandorle continuava, ma visto che usare le mandorle comportava un rincaro eccessivo sul prezzo finale dei biscotti si è (tassativamente) richiesto all’azienda di produrre i biscotti con ingredienti che sostituissero le mandorle ma costassero meno, come essenze oppure farina di fagioli con cui si otteneva un sapore simile.
Io ho guardato mio fratello e gli ho chiesto: “Non capisco. Perché produrre ancora i biscotti alle mandorle se costano troppo? Perché non fare altro invece di propinare loro dei finti biscotti alle mandorle che però sono dei biscotti ai fagioli?”
Mio fratello ha sollevato le spalle come a dire che non ci poteva fare nulla e mi ha risposto: “Li vogliono così e noi glieli diamo.”
Ecco, sapevo che c’era un qualche significato in questa storia ma non l’ho capito subito. Mi è venuto in mente stamattina, mentre masticavo anch’io un biscotto e all’improvviso mi sono chiesto se fosse o no ai fagioli. E il significato, per quanto semplice, è questo: e cioè che la vera portata della crisi che stiamo vivendo, ciò che la rende devastante, e rivelatrice di ciò che siamo diventati come popolo, non è il fatto che siamo o no più poveri o che qualcuno ci stia derubando, ma che non riusciamo ad accettarla al punto che preferiamo mangiare dei biscotti taroccati ai fagioli piuttosto che ammettere che dovremmo passare ai frollini di seconda scelta.
La settimana scorsa pranzavo con mio fratello e lui mi diceva che la sua azienda stava modificando alcune cose nella produzione dei biscotti, su indicazione degli ipermercati che acquistavano la roba per rivenderla al dettaglio. La produzione dei biscotti al limone ad esempio, anche se buonissimi, è stata sospesa perché costavano troppo e non li acquistava nessuno. Mentre quella dei biscotti alle mandorle continuava, ma visto che usare le mandorle comportava un rincaro eccessivo sul prezzo finale dei biscotti si è (tassativamente) richiesto all’azienda di produrre i biscotti con ingredienti che sostituissero le mandorle ma costassero meno, come essenze oppure farina di fagioli con cui si otteneva un sapore simile.
Io ho guardato mio fratello e gli ho chiesto: “Non capisco. Perché produrre ancora i biscotti alle mandorle se costano troppo? Perché non fare altro invece di propinare loro dei finti biscotti alle mandorle che però sono dei biscotti ai fagioli?”
Mio fratello ha sollevato le spalle come a dire che non ci poteva fare nulla e mi ha risposto: “Li vogliono così e noi glieli diamo.”
Ecco, sapevo che c’era un qualche significato in questa storia ma non l’ho capito subito. Mi è venuto in mente stamattina, mentre masticavo anch’io un biscotto e all’improvviso mi sono chiesto se fosse o no ai fagioli. E il significato, per quanto semplice, è questo: e cioè che la vera portata della crisi che stiamo vivendo, ciò che la rende devastante, e rivelatrice di ciò che siamo diventati come popolo, non è il fatto che siamo o no più poveri o che qualcuno ci stia derubando, ma che non riusciamo ad accettarla al punto che preferiamo mangiare dei biscotti taroccati ai fagioli piuttosto che ammettere che dovremmo passare ai frollini di seconda scelta.
6 commenti:
o comprare i biscotti da un povero cane sotto casa che se noi continuiamo a comprarli dalla grande distribuzione è costretto a chiudere, o a mangiare pane e marmellata.
e poi la domanda è se per assurdo uno fosse allergico ai fagioli e pensasse di mangiare mandorle? (naturalmente è più facile il contrario) ma quante frodi alimentari ci rifilano?
che porcata. ma sull'etichetta di quei biscotti non sarà scritto che tra gli ingredienti ci sono dei fagioli ? la gente dovrebbe sapere cosa mangia (io per esempio ho tante allergie tra cui quei benedetti fagioli)
di scrivere lo scrivono. bisogna vedere se la gente legge l'etichetta degli ingredienti (cosa che non sempre accade).
amanda, i migliori in assoluto, posso dirlo, sono quelli fatti in casa. io ho la fortuna di avere un fratello che quando ci si trova sperimenta biscotti nuovi nel forno di casa e sono le più belle scorpacciate della mia vita... :)
io biscotti no, ma torte spesso e il pane sempre
Grandissime parole lillo :)
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