lunedì 9 aprile 2012

in memoria di gassman e di un'altra rai



Ha proprio ragione Citati quando dice che negli ultimi vent’anni si è diffusa in Italia una velenosa mediocrità e forse è meglio non leggerli i libri che leggerne di mediocri. La mediocrità è ormai cancerosa e forse comincia proprio dalla tv, come ci avvertiva allarmato Pasolini. Dico forse perché non sempre ne sono convinto. Ieri, ad esempio, cambiando su Rai Uno nel tardo pomeriggio, ho ritrovato Lorella Cuccarini che presentava Bobby Solo e Mal che all’infinito riciclavano se stessi cantando Tutti Frutti. Era tutto talmente vecchio, stanco, già visto, persino i loro ciuffi gelatinati, che non ci credevano più nemmeno loro, e infatti Bobby Solo a un certo punto ha dimenticato le parole di quello che canta da più di cinquant’anni. Ecco, li ho guardati per cinque minuti, poi ho spento la tv, ho ripensato a Pasolini e cercandolo sulla rete per un po’ di conforto ho ritrovato Gassman, e questo video in particolare.
Era il 1996, e Gassman portava sulla Rai (apriti Cielo!) Cammin Leggendo, un bellissimo programma che si occupava di rivisitare una serie di città italiane attraverso la lettura di brani poetici o di viaggio, di scrittori che ci avevano vissuto. Ovviamente la Rai prima disse sì poi preoccupata per il gradimento da parte del pubblico di una trasmissione eccessivamente colta fece un po’ di casini sugli orari, tanto che alla fine Gassman ebbe a commentare così: “Questa tv fa male come la mucca pazza!” Ma erano gli anni ’90 e il cancro si stava già diffondendo.
In questa puntata particolare Gassman si occupava di Roma e recitava una poesia di Pasolini, ancora considerato un personaggio scomodo. Gassman evidentemente se ne frega e con grandissimo rispetto per il poeta legge i suoi versi e non solo legge, ti fa capire tutto, parola per parola, con semplicità e sentimento. Poi, certo, possiamo discutere di impostazione ottocentesca o meno del suo recitare ma almeno lui lo faceva, e lo faceva sulla Rai, in quello che è vero servizio pubblico, altro che Porta a Porta, L’isola dei famosi o Ti lascio una canzone (bleah!). Roba dell’altro mondo insomma, appunto del nostro passato remoto.
Ecco ieri, giorno di Pasqua e di abituale indigestione da festa, ho ritrovato Gassman con la barba bianca da saggio come lo ricordo da quand’ero bambino, che si sforzava di farmi capire Pasolini e mi sono sentito derubato e davvero, con o senza Monti, più povero.

4 commenti:

Massimo Caccia ha detto...

Quanto hai ragione! Potremmo definire l'Italia di oggi come "La penisola dei mediocri", e questo in ogni senso. Manca una cultura alta, ma accessibile a tutti coloro che ne volessero fruire.
Buona giornata.

lillo ha detto...

la medicrità elevata a sistema, addirittura a pregio!

Cristina Marcon ha detto...

La puzza di questo mondo ci sta costringendo ad una costante apnea.
Lillo sei una boccata d'ossigeno!

Cirano ha detto...

quando la rai era servizio pubblico...