Vito non credeva che il rapporto con suo nonno potesse mutare a tal punto con la malattia. Prima il nonno ha cominciato a confonderlo col fratello morto in guerra e a perdersi in lunghe divagazioni crepuscolari su parenti e amici estinti, di cui continua a chiedere notizie o spiegazioni per le loro visite mancate a lui, fratello mancato a sua volta. Poi persino la linea della vita, un tempo lunghissima sulla sua mano, ha cominciato a confondersi e svanire, persa fra le pieghe della pelle e la comparsa di mille altre rughe dal significato misterioso o non ancora chiarito. Vito osserva, quando le confrontano, che da un po’ di tempo la linea sulla sua mano è lunga allo stesso modo di quella di suo nonno.
5 commenti:
patetico come sempre sto lillo
perché non me lo scrivi sul preservativo, mara? ;)
purchè non si perda anche Vito
speriamo che non si perda
Una linea si allunga, un'altra si accorcia e per un momento sono lunghe uguali.
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