domenica 12 agosto 2012

linee

Vito non credeva che il rapporto con suo nonno potesse mutare a tal punto con la malattia. Prima il nonno ha cominciato a confonderlo col fratello morto in guerra e a perdersi in lunghe divagazioni crepuscolari su parenti e amici estinti, di cui continua a chiedere notizie o spiegazioni per le loro visite mancate a lui, fratello mancato a sua volta. Poi persino la linea della vita, un tempo lunghissima sulla sua mano, ha cominciato a confondersi e svanire, persa fra le pieghe della pelle e la comparsa di mille altre rughe dal significato misterioso o non ancora chiarito. Vito osserva, quando le confrontano, che da un po’ di tempo la linea sulla sua mano è lunga allo stesso modo di quella di suo nonno.

5 commenti:

mara ha detto...

patetico come sempre sto lillo

lillo ha detto...

perché non me lo scrivi sul preservativo, mara? ;)

amanda ha detto...

purchè non si perda anche Vito

lil ha detto...

speriamo che non si perda

Alle ha detto...

Una linea si allunga, un'altra si accorcia e per un momento sono lunghe uguali.