A volte a giudicare dal numero di gomme
che punteggiano le piazze e i centri storici
corrodono la pietra e spesso con fastidio
appiccicandosi alle scarpe ho l’impressione
che i bimbi del sud non siano che vitelli
figli di vacche e tori da monta addestrati
alla masticazione perpetua della gomma:
abituarli così alla sensazione del lattice
fargli capire da subito che sono nati
non per gestire il mondo ma solo ad abitarlo
trascinandosi intorno come manzi masticando parole
alimentando l’impero di sale dei dentisti.
5 commenti:
"figli di vacche e tori da monta" è un'immagine che non rende omaggio alle miti bestie domestiche, ma ne rende bene l'idea; pare a volte che alcuni figli siano solo corredo alle griffe che si inseguono a botte di "pagherò", che non facciano che da sfondo ad una vita consapevolmente patinata; figli di gomma, appunto, com'è di gomma ogni cosa, tipo certe relazioni...
Tuttavia sono i ragazzini a preoccuparmi. Li osservo ogni volta che mi capita, specie fuori dai contesti scuola o famiglia. La noia e la totale repulsione per lo studio o lo sport li rende preda di rapper osceni e dal linguaggio violento, terribilmente annoiati solo perchè fa tanto fashion esserlo, totalmente a corto di sogni.
Hanno bisogno al più presto di nuovi idoli costruttivi, nuovi punti o figure di riferimento. Questa nuova generazione mi incute non poche paure, ancor peggio proiettata della precedente.
Poveri piccoli! Li porterei tutti in gita (dopo aver superato brillantemente le interrogazioni, ovviamente!!!- deformazione professionale) con me!
marian se li porti in gita, quelli ti rapinano e poi gettano il tuo corpo in mare!
Probabilmente finirebbe così, o forse no: tre utopisti come me tra tutti quelli li trovi sempre... studieremmo insieme una strategia di abbandono del pullman ormai in mano ai teenterroristi e, una volta salvi, ce ne andremmo insieme a comprare il gelato e a dire cazzate sulla spiaggia.
piccoli ruminanti non fingono neppure ormai di crescere
In che senso, Amanda?
non diversamente da certi adulti che fingono invece,spudoratamente, di esser maturi
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