Per fortuna che non ho figli. Pensa se ne avessi uno, dovergli spiegare che sto perdendo un giorno prezioso della mia vita per contenere un poeta dialettale che usa i puntini di sospensione (ma solo quelli) con la stessa libertà espressiva di Céline. Ieri mi ha scritto una ragazza per farmi leggere delle sue cose. A un certo punto della mail mi ha chiesto se, come la rimprovera suo padre, voler scrivere è una perdita di tempo. In un impeto di commozione stavo per dirle che no, non lo è mai. Poi mi sono fermato, per cautela. Oggi mi sento di dirle che mettere il cuore nelle cose che si fanno, impegnarsi al di là del risultato, quello non è mai sbagliato. Sullo scrivere, e su tutto ciò che scrivere comporta, invece, c'è molto da discutere.
3 commenti:
forse saresti quasi pronto per fare il padre, pensa un po'
forse... :D
scrivere per me è distendere le matasse di pensieri, creare una barriera protettiva per il cuore, chiedere perdono per gli errori non commessi, ma che sogno sempre di commettere.
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