Ecco la classifica dei libri di poesia più venduti dell’anno passato per IBS. Al primo posto, ma non so come faccia, c’è il Meridiano dedicato a Sandro Penna, poeta certo grandissimo ma non credevo così noto al pubblico, anche perché il volume costa la bellezza di 80 euro. Si vede che c’è gente pronta a spendere per la poesia quando vuole, o che tutta la classifica si regge sulle poche decine di copie vendute. Seguono Francesco Sole, Rupi Kaur e Gio Evan (versicoli 2.0) che si inframmezzano all’inossidabile Szymborska e all’istrionico Arminio, ormai due icone pop del genere. Poi una antologia di Bukowski che Bukowski avrebbe detestato fin dal titolo e un libro di Socci che non è poesia ma un saggio su Dante. L’intramontabile Ariosto al quinto posto (ma chissà se poi se lo leggono tutto) e, grazie a Dio, in nona posizione Giorgio Caproni che è l’unico, insieme ad Ariosto, di cui probabilmente si parlerà ancora fra cinque o sei secoli. Dopo Caproni (e Socci) viene Montale; prima, l’apoteosi del kitsch del caos e dell’aria fritta.
1) Sandro Penna – Poesie, prose e diari
2) Francesco Sole – Ti voglio bene. #poesie
3) Rupi Kaur – Milk and honey. Parole d’amore, di dolore, di perdita e di rinascita
4) Wislawa Szymborska – La gioia di scrivere. Tutte le poesie 1945-2009
5) Ludovico Ariosto – Orlando furioso
6) Franco Arminio – Cedi la strada agli alberi. Poesie d’amore e di terra
7) Gio Evan – Capita a volte che ti penso sempre
8) Charles Bukowski – Sull’amore
9) Giorgio Caproni – Tutte le poesie
10) Antonio Socci – Amor perduto. L’Inferno di Dante per i contemporanei
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