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venerdì 9 giugno 2017

il corpo di chi scrive

La scrittura che non dice il corpo di chi scrive, che non dice la luce che risalta sull'opacità del testo rendendolo possibile, che cosa potrà mai rivelare?

[Alessandro Carrera, I poeti sono impossibili, Sossella 2016]

martedì 30 maggio 2017

la tentazione della disciplina

La poesia non sarà salvata dal suo pubblico. Posto che valga la pena di salvarla, neanche fosse Venezia sotto l'acqua alta, lo sarà da quei pochi che partiranno in spedizione notturna per andarla a godere in segreto, come si gode qualunque cosa che ci è davvero preziosa. Le scuole di scrittura creativa stanno purtroppo facendo uno splendido lavoro. Incoraggiano ogni minima scintilla di talento che incontrano per via, non ammettono anime perdute, sono peggio dell'Esercito della Salvezza. Non insegnano la cosa più importante: che scriviamo ciò di cui ci vogliamo liberare, ma leggiamo solo ciò che ci dà piacere. Non ci sono sensi di colpa che tengano, siamo come i ragazzi in visita al museo. Ci possono somministrare tutte le lezioni che vogliono, ma noi sappiamo che non c'è storia più grande della nostra, di noi che non abbiamo storia. L'insegnante si sgola, cerca di convincere i suoi studenti che la poesia è come uno sport che l'adolescente deve praticare se vuole crescere sano. Ma la poesia non fa crescere sani. La poesia fa impazzire. È come il vento d'alta montagna o la notte artica che dura sei mesi. Non è una cura e non è una malattia: è la tentazione di una malattia, la più incurabile di tutte, quella che ha nome disciplina. 

[Alessandro Carrera, I poeti sono impossibili, Luca Sossella 2016]

venerdì 26 maggio 2017

comandamento

Ma occuparsi di poesia non significa solo scriverla e pubblicarla. Significa comprarla, leggerla, studiarla, discuterla, insegnarla e impararla. Il comandamento di chi scrive poesie dovrebbe essere: “Ama la poesia del prossimo tuo come la tua stessa”. Abbine cura, tienila cara, considera la pubblicazione di un bel libro come una tua vittoria personale; cerca di ritessere, per quanto ti è possibile, quel lavoro comune senza il quale una lingua non ha futuro; combatti, per quanto sta nelle tue forze, l’oblio che altrimenti coprirà sia gli inediti tuoi che gli editi altrui. Puoi farlo oltre allo scrivere poesie o invece di scrivere poesie, e in entrambi i casi sarai altrettanto utile alla causa della poesia. 

[Alessandro Carrera, I poeti sono impossibili, Luca Sossella 2016]