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martedì 30 maggio 2017

la tentazione della disciplina

La poesia non sarà salvata dal suo pubblico. Posto che valga la pena di salvarla, neanche fosse Venezia sotto l'acqua alta, lo sarà da quei pochi che partiranno in spedizione notturna per andarla a godere in segreto, come si gode qualunque cosa che ci è davvero preziosa. Le scuole di scrittura creativa stanno purtroppo facendo uno splendido lavoro. Incoraggiano ogni minima scintilla di talento che incontrano per via, non ammettono anime perdute, sono peggio dell'Esercito della Salvezza. Non insegnano la cosa più importante: che scriviamo ciò di cui ci vogliamo liberare, ma leggiamo solo ciò che ci dà piacere. Non ci sono sensi di colpa che tengano, siamo come i ragazzi in visita al museo. Ci possono somministrare tutte le lezioni che vogliono, ma noi sappiamo che non c'è storia più grande della nostra, di noi che non abbiamo storia. L'insegnante si sgola, cerca di convincere i suoi studenti che la poesia è come uno sport che l'adolescente deve praticare se vuole crescere sano. Ma la poesia non fa crescere sani. La poesia fa impazzire. È come il vento d'alta montagna o la notte artica che dura sei mesi. Non è una cura e non è una malattia: è la tentazione di una malattia, la più incurabile di tutte, quella che ha nome disciplina. 

[Alessandro Carrera, I poeti sono impossibili, Luca Sossella 2016]

sabato 30 agosto 2014

capita

Capita spesso, quando mi incontrano, che le persone si complimentino con me per la mia apparente serenità, e mi dicano come riesco a rasserenarle, "beato te che non hai problemi!". Io sorrido, e rispondo che ci vuole molta disciplina. 
La gente non se lo immagina, ma io lotto tutti i giorni, con tutto me stesso, contro domande che mi vengono ripetute non so più da quanto: "ma cos'è Pietre Vive? Cos'è iCentoLillo? E tu che scrivi sempre, chi ti credi di essere? E chi sono quelli che pubblichi? Pensate di essere bravi? Perché non ti metti a fare qualcosa di più serio per vivere? Perché non fai un concorso? Perché non chiedi un posto a tuo cugino assessore?" Io lotto ogni giorno contro tutto questo, qualcosa che non ha nemmeno forma. Ho pochissime armi a disposizione, né so chi ne uscirà vincitore alla fine. Però stringo i denti lo stesso, faccio finta di nulla e vado avanti per la mia strada, per riaffermare la dignità mia e delle persone che mi hanno dato fiducia permettendomi di pubblicarle, e la giustezza delle mie scelte.