Il segreto di questa canzone l’ha rivelato lo stesso Venditti, mi pare durante una intervista televisiva, quando disse che in origine voleva scrivere un pezzo che cantasse: “Ci vorrebbe un compagno”. Poi, però, cambiò idea, perché voleva qualcosa di meno politicizzato, di più adeguatamente intimo e personale. A me a pensarci viene da ridere, perché, come dico sempre io, nel mio dialetto non c’è nessuna differenza fra amico e compagno, sono la stessa cosa. Anzi, il compagno (u cumpagne) è un amico più forte, perché non lo è solo di partito, ma di vita e di avventure. Uno, insomma, che non ti lascia mai solo. Se c’è, lì tutto torna, pure Venditti.