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domenica 25 giugno 2023

siberia

La scommessa di ieri era capire se i Wagner fossero delle cellule impazzite che si rivoltavano contro il padrone, ovvero pagati dagli americani come pure ho letto, ovvero in combutta con lo stesso Putin. Su quest’ultima teoria ho letto stamattina il post di una persona che odia l’Ucraina perché dice hanno i nazisti in Donbass, e tifava quindi per i Wagner – che poi sono altri nazisti – perché secondo lei è tutto un piano organizzato con Putin per scovare i traditori della patria che verranno fuori dalle loro tane come topi attirati dal formaggio e ora che li avranno scoperti questi traditori finiranno tutti in Siberia come si faceva una volta, ai bei tempi. A una persona così, ho pensato leggendo, Iosif Brodskij o Osip Mandel'štam, ma anche Dostoevskij che era più sportivo, ai bei tempi avrebbero, credo, sputato in faccia.

sabato 18 marzo 2023

brecht ha scritto anche brutte poesie

Va detto che Brecht, che spesso viene citato come poeta della bruciante ragione e della lotta a qualsiasi potere, ha scritto anche brutte poesie. Ad esempio, a metà di quel capolavoro che è "Poesie da Svendborg", suo ultimo libro di versi pubblicato in vita (e tradotto in Italia da Franco Fortini), c'è una lunga poesia dedicata a Lenin appena morto in cui si invoca Lenin chiedendogli di ritornare subito in vita per combattere tutti gli "oppressori del mondo". Già allora doveva suonare retorica, ma letta oggi mette addirittura in imbarazzo. Soprattutto se si pensa che Brecht non era l'ultimo scemo di guerra, né ignaro delle contraddizioni di Lenin nella gestione della rivoluzione russa, contraddizioni che pure aveva evidenziato Rosa Luxemburg a cui Brecht era legato tanto da dedicare anche a lei, con molta meno retorica e più sentimento, ben due epitaffi. Le vie del poeta sono spesso oscure, e ancora mi chiedo perché la scrisse e, ancora di più, perché la pubblicò, eppure... eppure la scrisse e la pubblicò. Evidentemente serviva all'architettura del libro. Io però mi sono immaginato Brodskij che la leggeva col disgusto dell'esiliato (lo stesso disgusto che probabilmente aveva vissuto anche Brecht scacciato dalla Germania dell'imbianchino Hitler) e subito dopo esprimeva la sua celebre stroncatura secondo cui Brecht non era un poeta. Come dargli torto, dal suo punto di vista?