giovedì 23 febbraio 2017

aggiornamenti su rivelazione

Negli ultimi due mesi, preso da una sorta di febbre creativa dovuta forse ai miei raggiunti 40 anni, ho rimesso mani ad alcuni lavori già scritti, e fra gli altri ho ricominciato a lavorare a Rivelazione. Anche in vista di una possibile ristampa. Così, cercando di riempire alcune falle, smussarne gli spigoli, dare maggiore rotondità alla terza sezione del libro che è un po' esile perché avevo fretta di farlo uscire come omaggio ai miei nonni appena scomparsi, ho tirato fuori una trentina di brevi apologhi che si incastrassero, emotivamente e logicamente, fra quelli presenti nel libro. A un certo punto mi è venuta voglia di provare a unire i frammenti e trasformare queste storie in un romanzo unico, ma poi mi sono arreso alla loro evidenza di essere brevi boccate d'aria con cui affacciarsi di sotto, ma insufficienti a un'immersione vera e propria. Va bene così, immagino. Tenendo la testa di sotto ti godi l'azzurro toccato dai raggi di sole sul pelo dell'acqua. Di abissi e di buio se ne sono visti anche troppi e li lascio volentieri a subacquei più esperti di me.

1 commento:

marian. ha detto...

se poi hai la maschera e resti lì lì appena sotto la superficie, sei la bambina più felice del mondo. Rivelazione è un libro bellissimo così.
Poi ti chiama mamma dalla spiaggia sotto l'ombrellone che è l'ora della focaccia.