giovedì 30 luglio 2015

l'orgia democratica

Dice Azzollini
adesso ch’è fuori
che piscerà nelle bocche
dei vostri bambini
piscerà sulla Boldrini
e sulle tette della Boschi
piscerà pure negli occhi
alla Meloni e persino piscerà
nella vagina di Alfano
e nella bocca senza culo
di chi parla e non caca di suo
e come in un porno senza sbocco
piscerà pure in faccia a Renzi
e prima che il gallo canti
gli strofinerà l’arnese
inumidito e stanco a forza
di Pompini Democratici.
Noi pubblico pagante
stravaccati sul divano
gli fisseremo inaciditi e mosci
il glande nello schermo
arrossato fra le labbra a forza
di schiumare piscio sul partito
che frigna di vergogna
ma lo sa che la vergogna è gratis
o per usare una metafora allegra
è come quando scorreggi
in pubblico e ti puzza a tal
punto di cadavere che tutti
ti fissano commossi e tu
ti guardi intorno smaliziato
a testa china ti penti chiedi scusa
e piangi con voce soffocata
non dovevo non dovevo mollarla non io
ma solo fin alla prossima cacata.


Nota. Oggi un lettore mi ha detto che non si comprerebbe mai un mio libro perché le cose che scrivo sono piene di volgarità. Io rispondo che è il mondo ad essere volgare e mio compito, come scrittore, non è correggere il mondo, o edulcorarlo, ma usare lo stesso suo linguaggio per mostrargli quant'è brutto.

3 commenti:

marian. ha detto...

un forte e riuscitissimo accostamento tra le fecce che stanno nel nostro parlamento e l'atto del pisciare. Bella! Tutta meritata per i nostri parlamentari!

fernirosso ha detto...

eppure la merda, perché questo è il suo nome, è naturale, non è mai prodotto artificiale, quanto lo è una parola qualsiasi, nemmeno volgare, come invece è ogni azione prepotente e umiliante nei confronti di chi ci è uguale, sempre.
Noi navighiamo in mari di schifo e orrore, di sottocultura dell'obbrobrio, di ignoranza di ciò che di meravigliosa ci vive e ci accompagna.
Se sempre si appunterà l'occhio e la parola solo su questo e non si sgraverà il ventre di una parola grassa bassa in cui il peggio si riforma credo che non andremo mai fuori dall'orrore,serve contrapporre mostrando la mistura anche lo stupore per quanto, pur infimo, ci può riempire il cuore di qualcosa che supera di gran lunga ogni altro valore effimero, quanto è tutto questo in cui ci opprimono
fernanda f.

lillo ha detto...

sono d'accordo.
però qualche volta bisogna pure scriverle. ti vengono fuori per rabbia o anche solo per bisogno.