Milton finì di legarsi le scarpe, inglesi, di pelle di foca, di grande misura, fin dall’origine piegate a barca.
Poi si drizzò, le si avvicinò e le sfiorò con le labbra una spalla. – Non hai freddo?
Non aveva freddo, ma si portò una mano sulla spalla, là dove s’erano posate le labbra di lui, quasi a ritenere, fissare il bacio.
Disse poi: – A momenti non litighiamo? E dopo quel che abbiamo fatto.
– È colpa mia, – disse lui in fretta.
– L’abbiamo fatto, Milton, – disse lei adagio.
– L’abbiamo fatto.
– Tu lo sapevi che l’avremmo fatto?
– Ci speravo.
– Solamente?
– Ci speravo moltissimo.
– E non sapevi che l’avremmo fatto?
– E come si fa a saperlo di sicuro. La cosa dipende talmente da voi. Da voi donne.
[Beppe Fenoglio, Qualcosa ci hai perso, in Tutti i racconti, Einaudi 2007]
Lo leggevo stamattina e ho pensato che qui si sente fortissima l’influenza di Hemingway sulla scrittura di Fenoglio.
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