Il tuo culo i suoi baffi.
Le citazioni rubate ai poeti.
Ogni singola foto scattata
e aspirata nel filtro.
Ogni nostra dichiarazione di guerra.
L’ironia dei perdenti.
La mancanza di tutto la mancanza
di affetto. Quell’amore del dire
ogni giorno ciò che non sai dire nei versi.
L’amore nascosto fra le piaghe
della voce che squilla
per farsi sentire più alta
nel coro dei viventi.
Io non la rifiuto l’accolgo
come fosse di un fratello.
Ma quanto la odio quella voce
in cui ristagna
il verso dell’agnello?
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