L’essere è più del dire. Forse.
E il malessere non dà rimborsi
se non dentro la sottile lamentazione
che mai io sono stato chi volevo
non sapendo di preciso né chi
volessi essere né come. E se questo
mio balbettare faccia gioco a chi
mi ha dato la parola inutile che sono.
Se parola sono. E quale.
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