Tientela ora stretta la mia eco
che ti riverberi a lungo sul muso
l’amore
che venga prima del tuo biasimo.
Ci sfuggirà la presa – come al solito –
dentro un verso eccessivo
intemperante
cielo inverno
che ci avvolge.
Le attese indicheranno all’apice del pianto
l’ora e il luogo esatti: lì dove ci lasciammo.
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